DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI: UNA NUOVA FRONTIERA PER I DIRITTI UMANI
New York-Roma, 9 dicembre 1998. In occasione del 50imo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il Partito Radicale si unisce alla celebrazione di un documento che rappresenta una pietra miliare per la creazione di un nuovo ordine, basato sulla forza della legge anziché sulla legge della forza.
La Dichiarazione Universale ha influenzato in modo positivo la vita e la felicità dell'umanità, ispirando costituzioni, leggi e politiche in ogni angolo del mondo. Il numero di tragedie che si sono comunque susseguite durante questi 50 anni sta solamente a testimoniare del bisogno di strumenti più forti per l'applicazione di questa Dichiarazione.
Il Partito Radicale coglie l'occasione per rivolgersi ai Paesi Membri delle Nazioni Unite su tre puntuali richieste, che costituiscono anche tre delle nostre priorità.
1) Rafforzamento della giurisdizione internazionale relativa ai diritti umani
Nei casi in cui le giurisdizioni nazionali non possano o non vogliano perseguire i responsabili di violazioni dei diritti umani, un tribunale internazionale dovrebbe poter intervenire. Sollecitiamo in modo particolare:
- l'immediata ratifica del Trattato istitutivo della Corte Penale Internazionale. Sessanta ratifiche sono necessarie per permettere alla Corte di operare. Quest'obiettivo dovrebbe essere raggiunto entro l'anno 2000;
- una più vasta ratifica degli altri Trattati esistenti sui diritti umani;
- l'apertura di un dibattito preliminare in seno alle Nazioni Unite sulla creazione di una Corte Universale per i Diritti Umani.
2) Dichiarazione di una moratoria universale sulla pena capitale.
Il diritto a non essere ucciso dallo Stato è un passo fondamentale per l'affermazione del valore assoluto della vita. Dopo due anni consecutivi di pronunciamenti favorevoli da parte della Commissione dei Diritti umani, nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrebbe finalmente approvare una moratoria universale di 5 anni sulle pene capitali. Questo periodo dovrebbe dare alla comunità internazionale il tempo di preparare un'eventuale abolizione universale della pena di morte.
3) Trasmissione dei dibattiti sui diritti umani alle Nazioni Unite in diretta su Internet
La possibilità di rendere pubbliche le discussioni sui diritti umani potrebbe rafforzare la responsabilità morale e legale dei governi nell'applicazione dei Diritti Umani. La Commissione dei diritti umani, egli altri organismi ONU che si occupano di diritti umani dovrebbero avere i propri incontri pubblicitrasmessi in diretta su Internet, per offrire a milioni di persone l'opportunità di seguire il dibattito senza alcuna mediazione. Un fondo aperto ai contributi privati dovrebbe coprire i costi.
Partito Radicale
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