(Roma, dicembre 1998)
Caro,
poco più di 4.000 persone si sono iscritte nell'ultimo anno al Partito Radicale. Insieme agli oltre 3.000 contribuenti questi cittadini hanno finanziato per un importo di oltre 3 miliardi di lire le nostre iniziative.
Questa dimensione è del tutto insufficiente a garantire l'esistenza del Partito Radicale e la possibilità di condurre, a Mosca piuttosto che a New York, a Tirana o a Bruxelles, quelle lotte e quelle azioni che hanno l'obiettivo di creare la prima organizzazione politica al mondo ad adesione diretta, transnazionale e transpartita.
Conseguire una pronuncia delle Nazioni Unite favorevole alla moratoria delle esecuzioni capitali per arrivare definitivamente all'abolizione della pena di morte nel mondo; ottenere la ratifica di almeno 60 Stati dello statuto del Tribunale Penale Internazionale, approvato a Roma nel luglio scorso, perché diventi operativo il primo segmento di giurisdizione internazionale, per la cui istituzione ci siamo battuti con tanta tenacia insieme a Emma Bonino; lottare, anche con le autodenunce, i processi e le disobbedienze civili, per la modifica delle convenzioni internazionali e delle leggi proibizioniste in materia di droga; porsi l'obiettivo di una Lingua Internazionale, che affronti il problema dei "costi della non comunicazione" e del progressivo dominio di una sola lingua su tutte le altre; tentare di affermare e difendere il diritto e i diritti umani, come abbiamo fatto per il Tibet e porre, in questo contesto, il problema della democrazia in Cina. Questi obiettivi, insieme agli altri che ci siamo dati negli
ultimi mesi - l'incriminazione, davanti al Tribunale ad hoc sui crimini di guerra dell'ex Jugoslavia, del leader serbo Milosevic e la campagna per l'abolizione della leva civile e militare - rappresentano l'esemplificazione di quello che vorrebbe essere il Partito Radicale: un soggetto politico organizzato, primo partito al mondo ad essere stato riconosciuto Organizzazione Non Governativa con status consultivo di primo livello delle Nazioni Unite, che si vuole rivolgere alle classi dirigente libere e responsabili dei paesi democratici, per ottenere, con il concorso dell'azione nonviolenta e con il coinvolgimento del maggior numero di parlamentari e cittadini, l'adozione "alla stessa ora, allo stesso giorno" di un analogo testo legislativo nel maggior numero di Parlamenti.
Nuove leggi, nuovo diritto positivo per i problemi che in questa fine secolo l'umanità vive, per superare il divorzio tra scienza e coscienza, tra potere e sapere, tra quello che la consapevolezza e la ragionevolezza imporrebbero e quello che la politica nega o mostra di negare.
Questo vorremmo essere. Per questo vorremmo lottare. In forma adeguata. In decine di migliaia nel mondo. Con le energie umane e finanziarie necessarie e sufficienti. Molto abbiamo fatto in questi anni. E grazie soprattutto alla generosità di quei cittadini italiani che hanno saputo cogliere, nel deserto d'informazione su di noi che li circondava, che ancora esistevamo. Che il Partito Radicale esisteva. La negazione della libertà che viviamo in Italia è un problema che riguarda anche il Partito Radicale.
Il 1998 è stato un anno difficile per tutti i radicali e per Marco Pannella in particolare. Di volta in volta pero', quello che noi siamo, le nostre idee e le nostre proposte, apparentemente irragionevoli, si dimostrano essere le più attuali, le più vicine alle speranze e forse anche al sentire profondo di moltissimi.
Ancora una volta, con questa lettera, che apre la campagna d'iscrizione al Partito Radicale del 1999, ti proponiamo un'idea irragionevole: l'adesione ad un partito che non è concorrente con i partiti nazionali, ad un partito che vuole coltivare apparenti inattualità, ad un partito che offre ai suoi iscritti, a tutti i suoi iscritti, di poter intervenire ad un Congresso che vogliamo celebrare nel 1999. Un congresso che dovrà essere un congresso straordinario, per la qualità delle partecipazioni, delle proposte politiche e degli obiettivi che ci dovremmo dare.
Per il 1999 ti chiediamo quindi di iscriverti al Partito e, allo stesso tempo, al Congresso. Ti chiediamo di prendere parte a questa fase di ridefinizione delle nostre regole e dei nostri obiettivi.
Dovremo essere in tanti. Darci una mano in tanti. Ritrovarci, magari. Occorrono decine di migliaia di persone, almeno trentamila, che scelgano di iscriversi e di sottoscrivere a quest'"internazionale del diritto e della nonviolenza". Che scelgano una quota giornaliera: le mille, le duemila, le diecimila, perché, no?, le cinquantamila lire al giorno. Per far vivere le idee, quelle a cui insieme teniamo, occorre il necessario.
Questa lettera, che inviamo a centomila persone, costa 30 milioni di lire. Vorremmo darti, con lettere e giornali, puntualmente, l'informazione necessaria. Se ti iscriverai ti invieremo subito la tessera.
Riusciremo a fare queste cose, ad arrivare e a celebrare un grande Congresso del Partito Radicale se avremo una tua risposta immediata.
L'attendiamo fiduciosi. E intanto ti inviamo i più affettuosi auguri di Buon Anno.
Danilo Quinto Olivier Dupuis
(Tesoriere) (Segretario)
P.S. Chiamaci allo 06-689791 se possiedi una carta di credito. Altrimenti usa il Conto Corrente Postale allegato, compilandolo in tutte le sue parti oppure un vaglia postale ordinario. La quota di iscrizione minima al Partito Radicale è di 1.000 lire al giorno (pari a 365.000 lire l'anno).
L'indirizzo su Internet del Partito Radicale è www.radicalparty.org