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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Marina - 4 gennaio 1999
PR/DUPUIS/CROAZIA/rassegna stampa

I SEI DELLA OPPOSIZIONE CON OLIVIER DUPUIS, MEMBRO DEL PARLAMENTO EUROPEO

LA CROAZIA NON HA SOTTOPOSTO LA RICHIESTA UFFICIALE PER L'ADESIONE ALLA UE

"Vecernji list", Zagabria, quotidiano, 30.dicembre 1998. pagina 4 (con foto)

Zagabria. I rappresentanti dei sei partiti di opposizione hanno incontrato ieri Olivier Dupuis, membro del PE e segretario del Partito Radicale Transnazionale presso la sede della SDP (Partito Social-democratico, ndt). Dr. Zdravko Tomac della SDP ha presentato O.Dupuis come l'uomo che piu' volte fu arrestato nella ex-Jugoslavia perche' sosteneva il pluralismo ed uno dei politici europei che diedero il loro massimo per la Croazia.

I temi dell'incontro sono stati i rapporti della UE con la Croazia, l'appello "Ferma Milosevic con una firma" con il quale si chiede l'incriminazione di Milosevic da parte del Tribunale dell'Aja e che finora ha raccolto piu' di 100.000 firme, nonche' l'inneficacia del Tribunale dell'Aja e la necessita' di costituire al piu' presto possibile la Corte Internazionale Permanente.

- Tra i paesi dell'Europa centro-est sono pochissimi quelli che non hanno sottoposto la richiesta ufficiale per l'adesione all'Unione Europea, e fra questi spicca la Croazia. Noi al PE incontriamo quelli che sostengono che incriminare Milosevic significhi necessariamente chiedere anche l'incriminazione di Tudjman. Anche se lo consideriamo sbagliato, un tale ragionamento e' abbastanza difuso - ha detto, tra l'altro, Dupuis.

Ivo Skrabalo (HSLS, Partito social-liberale croato, ndt.) si e' espresso scioccato per il fatto che la Croazia non ha ancora fatto una richiesta ufficiale per l'ammissione alla UE e che alla prossima sessione del Sabor si dovra' fare una interrogazione al Primo ministro in merito alla questione. Snjezana Biga-Friganovic (SDP) ha detto di non vedere i risultati dell'Ufficio del Governo per le integrazioni europee dove, ha spiegato lei, ha ricevuto la spiegazione che non e' necessario sottoporre una richiesta formale per l'ammissione alla UE. Biga-Friganovic ha proposto di formare anche entro il Sabor un Comitato per le integrazioni europee.

Stjepan Radic (HSS, Partito contadino croato, ndt.) ha detto che il popolo croato non chiede all'Europa l'elemosina ma un aiuto per uscire da questi problemi. Bozo Kovacevic (LS, Partito liberale, ndt.) ha ribadito che il vero interlocutore per questi problemi dovrebbe essere il Governo della Reppubblica Croazia ma che negli ultimi tempi si parla in modo contrario alla politica dichiarata. La politca della HDZ e' isolatoria e se rimarra' tale la Croazia potra' cercare un proprio futuro solo entro una rinnovata Unione Sovietica, ha detto Kovacevic.

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L'OPPOSIZIONE, l'incontro dei sei dell'opposizione con il membro del Parlamento Europeo

IL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE NON CONDIVIDE L'OPINIONE CHE OLTRE A MILOSEVIC SI DOVREBBE INCRIMINARE ANCHE TUDJMAN

A Dupuis richiesto sostegno per fare pressione all'Aja per incriminare i responsabile dell'agressione sul territorio della ex-Jugoslavia

"Jutarnji list", quotidiano, Zagabria, 30 dicembre 1998, pag. 6 (con foto)

Zagabria - il vice-presidente della SDP, Zdravko Tomac ha chiesto ieri durante l'incontro dei sei dell'opposizione con il membro del Parlamento europeo e segretario del Partito Radicale Transnazionale, Olivier Dupuis, un sostegno nel premere sul Tribunale dell'Aja di processare i resposabili per l'inizio dell'agressione sul territorio della ex-Jugoslavia.

"Il Tribunale dell'Aja diventera' una farsa se non sara' possibile incriminare quelli che hanno causato la morte di 200.000 persone e l'espulsione di 1,3 mil. di persone dalle loro case", ha dichiarato Tomac. Impegnandosi per la concentrazione delle inchieste per quanto riguarda gli avvenimente dalla fine degli anni 80, ha sottolineato che la sola idea della "Grande Serbia" e' concepita come genocidio. "Se il Tribunale dell'Aja si occupera' solo di conflitti croato-mussulmani, in cui entrambi le parti hanno comesso crimini, il pubblico croato sara' contro di noi stessi che abbiamo sostenuto questo Tribunale", ha detto Tomac. Secondo lui, attualmente il 46 %dei processi del Tribunale dell'Aja sono quelli contro i croati, un medesimo numero quelli contro i Serbi. Per questo il pubblico croato e' frustrato perche' sono maggiormente incriminati i croati mentre si esita con l'incriminazione di colloro che sono colpevoli per i crimini commessi a Vukovar, ha detto Tomac.

I sei dell'opposizione hanno sostenuto l'appello dei radicali "Ferma Milosevic con una firma" che finora e' statp firmato da 700 parlamentari d'Europa ed oltre 100.000 cittadini. L'appello chiede al Tribunale dell'Aja di incriminare il maggior responsabile per i crimini di guerra commesssi sul territorio della ex-Jugoslavia.

Olivier Dupuis, arrivato per partecipare alla Assemblea svoltasi ieri dell'associazione croata del Partito Radicale Transnazionale, ha sottolineato che e' difusa l'opinione che oltre a Milosevic bisognerebbe incriminare anche Tudjman, ribadendo che i radicali non condividono questo atteggiamento perche' ritengono che in Croazia esiste un minimo di movimenti democratici positivi.

I sei chiederanno al Sabor di ratificare al piu' presto possible lo Statuto della Corte Internazionale Permanente, approvato alla conferenza diplomatica di giugno scorso a Roma e chiederanno inoltre che il Governo croato faccia una richiesta ufficiale per l'ammissione alla UE.

I sei dell'opposizione hanno ribadito il loro orientamento proeuropeo confrontando la politica isolatoria della HDZ.

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DUPUIS AFFERMA CHE LA CROAZIA NON E' NELL'UE PERCHE' NON HA CHIESTO FORMALMENTE L'AMMISSIONE

"Vjesnik", quotidiano, Zagabria, 30 dicembre 1998, pag.7 (con foto)

di Dean Sinovcic

Dupuis spiega come sia necessario che il Presidente dello stato o il Primo ministro scriva una richiesta di una quindicina di righe e la invii al Presidente della UE, quindi una formalita' che la Croazia non ha ancora effettuato.

Zagabria, 29 dicembre 1998 - "Il ritardo della Croazia nell'avvicinarsi alla Unione Europea rafforza quelli che cercano di affermare che la Croazia sia simile alla vicina Jugoslavia", ha dichiarato martedi' Olivier Dupuis, membro del Parlamento europeo e Segretario del Partito Radicale Transnazionale durante l'incontro con i rappresentanti dei sei dell'opposizione. Tali atteggiamenti, ritiene Dupuis, sono rafforzati con "la mancanza della richiesta croata per l'ammissione alla UE".

In questo senso, Dupuis spiega come sia necessario che il presidente dello stato o il primo ministro scrivano una richiesta di una quindicina di righe per inviarla alla presidenza della UE, quindi si tratta di un atto formale. "Oggi sono pochissimi i paesi dell'Europa centro-est che non hanno ancora inviato la richiesta formale e tra questi si trova anche la Croazia", afferma Dupuis aggiungendo che non ci sia un'altra via per l'adesione alla UE che l'invio di una tale richiesta. Alla sua costatazione si aggiunge Snjezana Biga-Friganovic (SDP) la quale domandando presso l'Ufficio del Governo per le intergrazioni europee perche' una tale richiesta non sia stata mandata, ha ricevuto la risposta che questa richiesta non sia necessaria. "Se la richiesta e' necessaria per tutti i paesi, come puo' essere che non lo sia per la Croazia?", domanda Biga-Friganovic e indirettamente risponde che "molto probabilmente e' piu' facile dire che gli altri non ci accettano che lottare per i standard della UE". Per questi motiv

i, avverte Dupuis, al Parlamento europeo incontriamo opinioni che il Presidente Tudjman dovrebbe essere accusato come Milosevic, "che e' del tutto sbagliato". Infatti, "in Croazia esiste quel minimo di dialogo che conduce il paese verso la democrazia, un fatto del tutto innesistente a Belgrado, dove Milosevic conduce un'altra guerra", sostiene Dupuis ritenendo inoltre che "in Croazia ci sono cose che non vanno bene, ma e' possibile discuterne". Ad esempio, secondo lui, la questione dei mass media ed il sistema elettorale sui quali l'opposizione dovrebbe intraprendere certi passi.

Oltre ai rapporti tra la Croazia e la UE, Dupuis ed i rappresentanti dei sei dell'opposizione, di cui hanno fatto parte dr.Zdravko Tomac (SDP), Tereza Ganza-Aras (LS), Stjepan Radic (HSS), Ivo Skrabalo (HSLS) ed Ivan Lepoglavec (HNS), hanno discusso anche dell'appello "Ferma Milosevic con una firma" nonche' della costituzione del Tribunale Internazionale Permanente. Infatti, finora settecento parlamentari d'Europa hanno firmato l'appello che chiede l'incriminazione di Milosevic "e questo appello dovrebbero sostenere anche i croati". Secondo Dupuis, il problema del Tribunale dell'Aja sta' anche nel fatto che il medesimo si e' occupato di casi minori mentre invece ha trascurato i maggiori responsabili per quanto avvenuto nella ex-Jugoslavia ed aggiunge che la credibilita' del Tribunale sara' riacquista se davanti ad esso appariranno anche persone come Mladic e Karadzic.

Bisogna ricordare inoltre che Olivier Dupuis ancora nel 1986 fu arrestato in Jugoslavia perche' tento' di organizzare i partiti per sollevare il pluralismo. Lotto' per l'indipendenza ed il riconoscimento della Croazia e, durante la guerra, indosso' perfino la divisa croata recandosi ad Osijek.

 
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