Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 19 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Marina - 4 gennaio 1999
PR/DUPUIS/CROAZIA/rassegna stampa

Incontro dei "sei" con il membro del Parlamento europeo

CROAZIA NON HA INVIATO LA RICHIESTA PER L'AMMISSIONE IN EUROPA

"Novi list", quotidiano, Rijeka, 30 dicembre 1998, titolo e foto in prima pagina

continua testo a pag.4:

"I sei" con il membro del PE e segretario del Partito Radicale Transnazionale

DUPUIS: SORPRENDENTE CHE LA CROAZIA NON HA INVIATO LA RICHIESTA PER L'AMMISSIONE ALLA UE.

(foto: Dupuis con i rappresentanti dei sei)

Di B. Podgornik

La Croazia appartiene a pochi paesi in transizione che non hanno inviato la richiesta formale - ha detto Olivier Dupuis. Presto l'opposizione porra' la domanda al Primo Ministro Matesa.

Zagabria, Olivier Dupuis, membro del PE e segretario del Partito Radicale Transnazionale con sede a Roma, ha ispresso ieri le proprie preoccupazioni per il fatto che la Croazia non ha ancora mandato una richiesta formale per l'ammissione alla UE. Nel colloquio con i rappresentanti dei sei partito di opposizione (il rappresentante della IDS - Alleanza democratica istriana, ndt. - non ha potuto partecipare) presso la sede della SDP, Dupuis ha avvertito che in Est-Europa sono pochissimi i paesi che non hanno richiesto formalmente l'ammissione, addirittura la Slovacchia dei tempi di Meciar l'aveva fatto. Il ritardo della Croazia nell'avvicinarsi alla UE rafforza quelli che vogliono dimostrare quanto la Croazia sia simile alla vicina Jugoslavia, ha detto Olivier Dupuis.

Ivo Skrabalo (HSLS), Tereza Ganza-Aras (presidente della associazione croata del PRT), Bozo Kovacevic (LS), Stjepan Radic (HSS) ed altri rappresentanti dei sei hanno sottolineato il fatto che tutti questi partiti hanno un orientamento proeuropeo e che i loro rappresentanti fra poco porranno la domanda al Sabor al Primo ministro chiedendo quando la Croazia inviera' la richiesta formale per l'aamissione alla UE. Snjezana Biga-Friganovic (SDP) ha detto che l'Ufficio del Governo per le integrazioni europee, che praticamente non svolge nessun lavoro, aveva datp recentemente la risposta che la Croazia non ha bisogno di una tale richiesta. In questo senso, Bozo Kovacevic ha notato che il Presidente Tudjman ha inutilmente sovrapposto i buoni rapporti con la Russia ai buoni rapporti con l'Occidente. Kovacevic ha valutato la politica della HDZ isolatoria: "Questa e' una politica di collaborazione con Slobodan Milosevic perche' si vuole ostacolare lo sviluppo di democrazia in Croazia", si e' detto amareggiato Kovace

vic.

I sei hanno espresso il loro sostegno alla iniziativa del PRT nella raccolta di firme all'appelo che chiede al Tribunale Internazionale dell'Aja di incriminare Slobodan Milosevic e che finora hanno sostenuto ca. 130.000 cittadini di tutta Europa. Secondo Dupuis, il Tribunale dell'Aja sta perdendo la credibilita' perche' non si e' occupato di principali colpevoli per la guerra in Croazia e BeH. Zdravko Tomac, che ha presieduto l'incontro presso la sede della SDP, ha detto che il Tribunale dell'Aja diventera' una farsa se non sara' in grado di incriminare quelli che hanno causato i crimini di guerra su questo territorio. In tal caso, quelli che hanno sostenuto in Croazia la creazione del Tribunale dell'Aja perderanno la credibilita' mentre altri lo useranno per creare in Croazia un'atmosfera antieuropea. I casi che vengono giustiziati all'Aja sono 40% serbi, 46% croati, il resto sono mussulmani, ha avvertito Tomac. I sei si sono dichiarati altrettanto pronti a promuovere una iniziativa per far si' cha il Parla

mento croato ratifichi lo statuto del Tribunale Internazionale Permanente.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail