I RAPPRESENTANTI DEI SEI DELL'OPPOSIZIONE INCONTRANO IL RAPPRESENTANTE DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE AL PARLAMENTO EUROPEO
CHIEDERE L'AMMISSIONE ALLA UE
"Slobodna Dalmacija", quotidiano, Spalato, 30 dicembre 1998, pag. 4 con foto
di Silva P.Stazic
Durante l'incontro della opposizione croata con il Segretario del Partito Radicale Transnazionale Olivier Dupuis, sottolineato il fatto che la Croazia dovrebbe muoversi piu' velocemente verso le integrazioni europee, ed uno dei problemi formali principali e' la mancanza della richiest ufficiale di Zagabria per l'ammisione alla UE.
Zagabria - I rappresentanti dei sei dell'opposizione martedi' scorso hanno incontrato Olivier Dupuis, membro del Parlamento europeo e Segretario del Partito Radicale Transnazionale con sede a Roma ed hanno aperto una serie di temi che riguardano i rapporti della Repubblica Croazia con l'Europa, soprattutto l'Unione Europea, nonche' il lavoro del Tribunale dell'Aja come anche la necessita' di creare una Corte Internazionale Permanente e l'urgenza di processare Slobodan Milosevic presso il Tribunale dell'Aja.
Al nostro pubblico conosciuto ancora dai tempi della guerra per la patria, quando come segno di sostegno alla Croazia indosso' la divisa del suo esercito e visito' i combattimenti all'est del paese, Olivier Dupuis ha espresso la propria preoccupazione per la lentezza della Croazia verso l'Unione Europea. Oltre a motivi di natura politica, un grande ostacolo sulla via verso la UE, secondo lui, e' la mancanza di una richiesta formale della Repubblica Croazia per l'ammissione nella piu' importante integrazione europea, cosicche' vengono rafforzate le posizioni che tentano di mettere sullo stesso piano la Croazia con la RS Jugoslava.
- In Croazia esistono problemi, ma positivo e' il segnale che su di loro si tenta un dialogo democratico, soprattutto per quanto rigurada il sistema elettorale, il controllo delle elezioni e la democratizzazione dei mass media - ha detto Dupuis salutando il consenso dei sei dell'opposizione riguardante la necessita' di una tale regolazione.
Il problema del Tribunale Internazionale per i crimini di guerra, Dupuis lo vede nel fatto che attualmente all'Aja invece dei prinicpali colpevoli per la guerra in Croazia e BeH vengono processati i casi minori. Per restituire al Tribunale dell'Aja la sua credibilita' e' indispensabile un impegno maggiore dei cittadini, e cio' viene dimostrato anche dalla iniziativa di cui si e' fatto carico il Partito Radicale Transnazionale raccogliendo firme all'appello "Ferma Milosevic con una firma" che finora hanno sostenuto ca. 100.000 parlamentari e personalita' del mondo della politica, cultura e scienza europee.
Dupuis ha inoltre sottolineato il fatto che al PE e' difuso l'atteggiamento che se si processasse Milosevic, lo si deve fare anche con Tudjman.
- Anche se una tale opinione sia sbagliata e falsa, e' abbastanza difusa al PE - ha avvertito Dupuis.
I rappresentanti dei sei dell'opposizione - Zdravko Tomac (SDP), Ivo Skrabalo (HSLS), Bozo Kovacevic (LS), Stjepan Radic (HSS) e Ivo Lepoglavec (HNS) - hanno affermato l'orientamento europeo dell'opposizione e l'alternativa politica alla HDZ governativa nonche' l'insoddisfazione con il lavoro del Tribunale dell'Aja.
Snjezana Biga-Friganovic (SDP) ha detto che il Governo ha confermato che una richiesta formale per l'ammissione alla UE non e' stata inviata perche', risposta del Ministero degli esteri, un tale atto non e' necessario. Ha preannunciato il chiarimento di questo problema al Sabor come anche l'iniziativa per la ratifica dello Statuto della Corte Internazionale Permanente.
L'Aja senza giustizia
A nome dei sei dell'opposizione, Zdravko Tomac ha sottolineato la insoddisfazione con il lavoro del Tribunale dell'Aja.
- All'Aja attualmente vengono processati 46% croati, altrettanto serbi mentre l'otto percento sono i mussulmani. Questo e' innacettabile, come anche inaccettabile sia il fatto che si inizia a processare per gli avvenimenti dal 1994 e non dal 1991.