Comunicato del Partito Radicale
Roma, 14 gennaio 1999 - Con le sue dichiarazioni di oggi, il Ministro della Difesa Carlo Scognamiglio prende decisamente posizione a favore dell'abolizione del servizio militare di leva. Ce ne rallegriamo, e gli diamo volentieri atto di aver espresso una posizione finalmente adeguata alle esigenze del nostro sistema di difesa.
Restano tuttavia almeno un paio di "questioni aperte".
Innanzitutto, si tratta di capire quante posizioni abbia il Governo su questo argomento: non più tardi di quaranta giorni fa, infatti, il Vicepresidente del Consiglio Sergio Mattarella, intervenendo in Parlamento a nome del Governo, aveva ribadito "l'importanza della leva obbligatoria" e aveva liquidato la possibilità di dare vita ad un esercito formato esclusivamente da professionisti alla stregua di "un'ipotesi tutta da verificare". Auspichiamo sin d'ora che i due autorevoli membri dell'esecutivo trovino il tempo di incontrarsi e di concordare una posizione comune.
In secondo luogo, occorre ribadire che il vero problema da affrontare non è tanto e solo quello della abolizione del servizio militare di leva, ma anche e soprattutto quello della abolizione di un servizio civile burocratizzato e parassitario che già oggi, attraverso l'opera coatta e gratuita degli "obiettori", consegna ogni anno ai carrozzoni parastatali, parasindacali e parapartitici che se ne avvantaggiano l'equivalente di almeno 1.000 miliardi di lire. Non vorremmo, a questo punto, che il "grande dibattito" sul superamento dell'attuale modello di difesa si risolvesse nel "grande pretesto" per spostare il "parco buoi" dei giovani di leva dal versante militare a quello civile, e regalare così ai "professionisti del volontariato" altre decine - se non altre centinaia- di migliaia di lavoratori a costo zero.
Il convegno che il Partito Radicale sta organizzando a Roma per il 29 gennaio prossimo sull'abolizione della leva obbligatoria militare e civile rappresenterà una buona occasione per dare una risposta - speriamo chiara ed univoca- a queste domande.
Partito Radicale
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