"... Al termine di ore di colloqui, il sottosegretario Ranieri e' riuscito a ottenere solo il via libera di Belgrado all'invio nel Kosovo di una missione di investigatori finlandesi, che nell'ambito di un'iniziativa finanziiata dalla Ue ha gia' operato nel Kosovo, e alla concessione di un visto alla Arbour ma solo per colloqui nella capitale con il ministro della Giustizia jugoslavo..." ("Sole 24 ore" di ieri)
"...E' cominciata intanto una danza macabra intorno ai corpi martoriati del massacro di Racak. L'Osce ha chiesto che all'esame dei cadaveri partecipasse anche un team di esperti finlandesi. I medici legali internazionali non sono ancora arrivati e i serbi non hannno aspettato, dando il via alle operazioni. Protesta Louise Arbour, procuratore generale del Tribunale dell'Aja, che non ha ancora ottenuto il visto d'ingresso nel Paese...". ("Sole 24 ore" di oggi)
Commento:
1) il sottosegretario Ranieri, in visita ufficiale a Belgrado, alla notizia dell'impedimento serbo all'ingresso della signora Arbpour in Kosovo (e dell'attacco al capo della delegazione Osce in Kosovo) avrebbe dovuto togliere il disturbo;
2) e' rimasto invece ed ha portato a casa un ulteriore indebolimento dell'autorevolezza e del prestigio del TRibunale dell'Aja; se le indagini vegnono affidate a "esperti finlandesi", a che servono gli ispettori del TpJ?
Ricordo, inoltre, che i primi a tirare fuori dal cilindro gli "esperti finlanmdesi" fuorno i serbi nel'autunno dello scorso anno, quando si ventilava gia' la venuta in Kosovo dei membri del Tpj; oggi l'Osce accetta laproposta serba ed i serbi fanno "visitare" i cadaveri dai loro medici, senza aspettare l'arrivo dei "finlandesi"... e' la solita tattica di Milosevic.... e ci abbocchiamo sempre!
3) Ranieri, non contento, fissa anche apuntamenti per conto del procuratore generale del TPJ con le autorita' serbe; non gli compete e cosi' facendo indebolisce ancor di piu' il tribunale....