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Partito Radicale Roma - 26 gennaio 1999
E IL SOTTOSEGRETARIO DISSE: DEMOCRAZIA IN CINA, UNA DISGRAZIA

Le esternazioni di Valentino Martelli (Udr) a Pechino per preparare la visita di Jiang in Italia

Da Il Corriere della Sera (pag. 13), martedi' 26 gennaio 1999

"In Cina una democrazia di tipo occidentale sarebbe una disgrazia". Non lo sostiene un alto dirigente del regime di Pechino. A ritenere la democrazia nella Repubblica popolare "una disgrazia per noi e per loro" e' un sottosegretario agli Esteri del governo italiano, Valentino Martelli dell' Udr, gia' senatore di An, noto per aver regalato agli amici orologi col ritratto di Mussolini. Lo ha detto ieri nella capitale cinese - riferisce l'agenzia Ansa - dove e' in visita per preparare il viaggio del presidente Jiang Zemin in Italia a marzo.

Ieri Martelli ha incontrato due vice - ministri. Hanno parlato di diritti umani. E il sottosegretario si e' trovato d'accordo con gli interlocutori cinesi. I tribunali cinesi condannano per "sovversione" a tredici, dodici e undici anni tre dirigenti del nascente Partito democratico (clandestino), che gia' avevano assaggiato le galere cinesi? Il sottosegretario Martelli e' tranquillo: "Sono d'accordo con loro (col governo cinese, ndr.). Tre individui che parlano di democrazia non possono mettere a soqquadro un Paese in un miliardo e trecento milioni di abitanti". Nient'altro conta, per Martelli. Non che il Vaticano denunci violenze sessuali sui preti fedeli al Papa. Non l'allarme di Amnesty International sulle nuove forme della repressione cinese. Non che il dissidente storico Wei Jingsheng stimi tra 10 e 20 mila i detenuti politici. Non i due anni di carcere a un ingegnere che ha dato indirizzi di posta elettronica a una pubblicazione della dissidenza. Martelli ha idee cosi' chiare che potrebbe provare a co

nvincere anche i dissidenti in carcere. Se mai glieli faranno vedere.

 
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