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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Maurizio - 3 febbraio 1999
Sono uno dei dogmatici, integralisti e in definitiva pericolosi che ritengono che il proibizionismo sulle droghe sia un crimine contro l'umanita'.
Perche'? La risposta la trovo proprio a partire da una domanda che pone Gianfranco Dell'Alba "perche' altri non potrebbero legittimamente chiedere di definire - al contrario -criminale il consentire la diffusione legale delle droghe, come del resto dell'alcol, visto che e' certa la nocivita' di talune sostanze proibite".

Per la semplice ragione che laddove una sostanza legale e' stata proibita o una proibita e' stata legalizzata i problemi si sono rivelati in tutta la loro chiarezza: l'esempio americano sull'alcool e' esemplificativo. Basta confrontare cosa accadeva prima, durante e dopo.

Perseverare nella politica proibizionista, cioe' nello spreco di vite umane e di risorse economiche, nel sottrarre ingenti risorse all'amministrazione giudiziaria e della sanita' e' un crimine contro l'umanita'.

 
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