Sulla G.U. del 16199 è stato pubblicato un comunicato del Ministero del Commercio con l'estero dal seguente titolo:
"Regole di gestione e ripartizione dei contingenti tessili, istituiti per il 1999 dal regolamento n. 517/94, per importazioni dalla Corea del Nord, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Repubblica federale di Yugoslavia".
"Si informano gli operatori interessati che con regolamento n. 2650/98 della Commissione del 9 dicembre 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee legge n. 335 del 10 dicembre 1998, sono state fissate le regole di gstione e di ripartizione dei contingenti in oggetto per il 1999...."
Dall'Allegato risulta che i "quantitativi massimali richiedibili" alle imprese rispettivamente delle Repubbliche di Bosnia-Erzegovina e Croazia e della Repubblica Federale di Yugoslavia sono identici.
D'altronde, l'aveva già detto il Ministro del Commercio Estero Piero Fassino, interpellato da Gad Lerner sulle partecipazioni Telecom in Serbia: "che male c'è, aiutiamo anche la Bosnia e la Croazia!". Un colpo al cerchio ed uno alla botte; è la stessa logica utilizzata anche (tra gli altri) da un militante della LOC che rifiutò di firmarci la petizione su Milosevic perchè "dovevano essere incriminati anche Tudjman e Iztebegovic"; all'ultimo congresso della LOC, a Torino, siamo stati "caldamente invitati" a non raccogliere firmecontro Milosevic per "non creare problemi interni alla LOC"; naturalmente, la sala del congresso era tappezzata di manifesti con bimbo-biondo-kosovaro con scritta "Il Kosovo ci spera" (sic).