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Manfredi Giulio - 9 febbraio 1999
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("Sole 24ore" del 9/2/99)

"Belgrado - Lo scontro tra Slobodan Milosevic e gli Stati Uniti si svolge ora anche sul terreno della Icn Pharmaceuticals: la sussidiaria jugoslava della società farmaceutica americana su cui Milosevic ha messo le mani la settimana scorsa, nazionalizzandola. Più della metà del personale ha firmato ieri una dichiarazione a sostegno della proprietà americana, promettendo di boicottare il nuovo management, nominato dal Governo jugoslavo. La Icn Pharmaceuticals è di proprietà di un grande rivale del presidente Milosevic: Milan Panic, serbo-americano, ex primo ministro.

Ma intanto la polizia serba ha fermato due dirigenti della società: il direttore finanziario Zoran Vasic e Jovanka Babic, responsabile per gli affari legali. L'avvocato della società, Djordje Djurisic, ha parlato all'agenzia <> per telefono: <>. Vasic era stato uno dei dirigenti che in precedenza avevano incitato i dipendenti a boicottare il nuovo management.

Nel fine settimana funzionari serbi,scortati dalla polizia, avevano preso possesso della sede della Icn accusata di non aver rispettato gli impegni previsti da un contratto firmato nel 1990; la società avrebbe contribuito alla joint venture costituita in quell'anno con solo 50 milioni in brevetti farmaceutici e attrezzature rispetto ai 220 milioni di dollari promessi. Panic invece sostiene che lo Stato jugoslavo deve alla società 176 milioni di dollari.....".

Ricordo che Milan Panic fu sconfitto alle elezioni politiche del dicembre 1992 da Milosevic; in quell'occasione risultò determinante il boicottaggio delle elezioni promosso in Kosovo da Rugova; Panic si era espresso a favore delle istanze albanesi.

Su questo particolare, ecco uno stralcio dell'intervista fatta dalla rivista LIMES (n.3/98) a Fehmi Agani, esponente della Lega democratica:

"... D) In questi anni voi della Lega democratica, con Rugova in testa, avete dato l'impressione di preferire lo status quo. Al di là della retorica indipendentista, non pare che abbbiate molto infastidito Belgrado. Ad esempio, avreste potuto rovesciare Milosevic nelle elezioni serbe del dicembre 1992. Se aveste votato per Panic, molto aperto nei vostri confronti e che avrebbe vinto con i vostri voti, forse sareste già indipendenti, almeno come terza repubblica. Invece avete preferito boicottarre le istituzioni serbe e coltivare il vostro Stato parallelo. Esisteva forse un accordo implicito tra Rugova e Milosevic?

R) Il fatto che lei cita è l'esempio migliore che abbiamo sempre rifiutato lo status quo . Il nostro boicottaggio di quelle elezioni era un modo per dichiararle illegittime, per non riconoscere la nostra appartenenza alla Serbia. Tutto ciò che accade in Serbia per noi albanesi è legalmente irrilevante.".

 
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