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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Ottavio - 10 febbraio 1999
RADICALI: liberali, liberisti e... LIBERTARI!

- In vista dellAssemblea dei Mille, mi permetto di attirare lattenzione del Comitato promotore, del coordinatore Cappato e dei conferenzieri su alcune tematiche sulle quali larea radicale ed i radicali dovrebbero - a mio modesto parere - rimettersi a lavorare, facendone una delle priorità politiche tra la riforma liberista delleconomia e la riforma liberale delle istituzioni.

- I radicali si definiscono oggi liberali, liberisti e...LIBERTARI. In realtà poco si é fatto di libertario negli ultimi tempi. Tento una definizione di libertarismo: cultura politica che analizza i fenomeni sociali(-culturali-morali) e ne propone una regolamentazione secondo un approccio pragmatico che da' priorità alla libertà dellindividuo di decidere della propria vita e del proprio corpo, esulando da logiche tradizionalistiche, conservatrici o moralistiche; l'individuo è concepito come libero e responsabile delle sue azioni, e lo Stato deve creare le condizioni attraverso il diritto per permettere all'individuo di raggiungere la sua felicità espandendo al massimo le sue possibilità di scelta (e quindi la sua libertà) nellambito della sua vita privata.

- Avversari dei libertari sono sostanzialmente i liberticidi: le società occidentali industrializzate sono confrontate a fenomeni sociali complessi, a richieste provenienti da gruppi minoritari, nonché a reazioni dal resto della società, che possono essere regolamentate in modo repressivo, criminogeno e liberticida, o in modo tollerante, "legalizzatore" e libertario. Il dibattito politico tra i libertari e i "liberticidi" verte su una questione fondamentale: di fronte a fenomeni sociali esistenti e persistenti nello spazio e nel tempo, che riguardano individui o gruppi minoritari ma hanno conseguenze sulla società intera (spesso nefasti perché condannati all'illegalità od alla repressione), quale attitudine deve tenere lo Stato, come deve regolamentare tali fenomeni, quali priorità ed obiettivi deve perseguire?

- Per i libertari lo Stato deve regolamentare in modo da permettere a tali fenomeni sociali di svolgersi, con pochi e chiari limiti imposti dalla libertà altrui e dalla tutela di alcuni gruppi di individui (bambini, ...). Si parte da una consapevolezza: proibire, e quindi condannare all'illegalità ed alla clandestinità comportamenti che riguardano individui adulti e consenzienti, significa emarginare, aumentare i rischi per la società e per gli individui, permettere alla criminalità (organizzata o no) di infiltrarsi e fiorire, con conseguenze nefaste sulla società e sullo Stato. Regolamentare in modo libertario significa controllare, gestire, eventualmente prevenire e permettere comunque agli individui di scegliere, anche di interrompere i comportamenti oggi repressi.

- Se il fronte liberticida é ancora oggi vincente in Italia (una prova é stato il voto sulla legge sulle tecniche di riproduzione umana assistita), vi é necessità in Italia ed in Europa di una forza politica capace di inserirsi nel dibattito culturale e politico proponendo soluzioni alternative libertarie, che lotti perché queste vengano tradotte in leggi.

- Droghe, sessualità (prostituzione, rapporti omosessuali, pedofilia), eutanasia, adozione, libertà di religione e "sette", libertà di espressione e leggi anti-razziste, tecnologie della riproduzione, sono tutte tematiche sulle quali prevale oggi un atteggiamento retrivo econservatore, e sulle quali è necessario a mio parere agire, da radicali libertari, sia in termini di riflessione ed idee che in termini di lotta politica.

Al Parlamento europeo Olivier Dupuis ha sostenuto, in qualità di deputato supplente alla commissione libertà pubbliche ed affari interni, assieme a Pierre Pradier, deputato radicale francese, gli emendamenti che a piu' riprese ho elaborato su tali temi, in particolare in occasione del rapporto annuale del PE sul rispetto dei diritti dell'uomo nell'UE.

Non mi soffermero' sulle droghe perché penso di non dovere convincere nessuno. Passo invece all'esame di altre tematiche sulle quali é necessario riflettere ed agire.

- PROSTITUZIONE: la proibizione e le regolamentazioni attuali, italiana ed europee - ad eccezione di quella olandese in parte, e la pratica tedesca e svizzera - sono moraliste, liberticide e criminogene. Moraliste perché ispirate dalla concezione che la prostituzione è male, le prostitute sono vittime, i clienti sono degli immorali. Liberticide perché impediscono ad un adulto consenziente di scegliere liberamente e responsabilmente di disporre del proprio corpo al fine di compiere prestazioni sessuali come attività professionale. Criminogene perché generano criminalità organizzata e violenta, in generale e soprattutto oggi, dato che la prostituzione è in gran parte esercitata da immigrati extra-UE.

In molti stati europei, dopo la seconda guerra mondiale si è passati dalla regolamentazione repressiva all'abolizionismo sostanziale. La prostituzione non è proibita di per sé ma lo è nella sostanza, ricorrendo sia alle norme che proibiscono lo sfruttamento, l'incitazione alla prostituzione e ladescamento, sia le norme legate al decoro ed alla decenza. Una tendenza che criminalizza la domanda, quindi i clienti, si sta facendo strada in Europa, e alcuni come Amato, Di Pietro, per non parlare delle varie ordinanze comunali, hanno proposto di importare il modello svedese in Italia. Lanalisi antiproibizionista sulle droghe si applica anche alla prostituzione: alla proibizione della prostituzione si collegano lo sviluppo di una criminalità organizzata italiana e straniera potente e senza scrupoli, che gestisce la tratta soprattutto di donne dell'Est europeo e dell'Africa, spesso minori, introdotte spesso illegalmente in Italia, ridotte alla schiavitu', minacciate, ricattate e picchiate. Le prostitute si ritrovano

cosi' schiacciate tra la repressione dello Stato proibizionista nella sostanza ed i loro padroni-"protettori". Sono buttate sulle strade rischiando la vita e la salute, senza nessun controllo che le tuteli.

Legalizzare la prostituzione significa permettere ai prestatori di servizi sessuali, adulti e consenzienti (donne, uomini, transessuali, etc), di godere di diritti e protezione sociale, ed avere dei doveri legati al versamento dei contributi ed alla salute pubblica. Significa rompere il circolo vizioso della repressione e della criminalità organizzata, dare un permesso di soggiorno a coloro che vogliono immigrare per lavorare come prestatrici o prestatori di servizi sessuali.

Gli esponenti politici che si sono sbilanciati sulla questione sono la Mussolini (che pero' non si porta dietro tutta AN), e Soda e la Melandri, tra gli altri, secondo concezioni diverse ma comunque depenalizzatrici, e con vizi differenti. I radicali potrebbero rilanciare una proposta libertaria legalizzatrice.

* Proposta: nel breve termine: invitare allAssemblea dei Mille Carla Corso e Pia Covre, esponenti storiche del movimento delle prostitute in Italia, nonché la Tornabuoni, giornalista esperta in materia, ed altri esponenti politici interessati (vi sono ben 16 proposte di legge in Parlamento sulla prostituzione), e prostitute italiane e soprattutto immigrate; ripresentare il referendum sulla legge Merlin; nel lungo termine raccoglierefirme di personaggi (politici, magistrati, prostitute, giornalisti, attori, etc) su una proposta di legalizzatrice, presentare un progetto di legge, ma soprattutto disobbedienza civile alle leggi attuali ed alle varie ordinanze comunali anti-prostituzione.

- Regolamentazione delle relazioni omosessuali e lesbiche: sebbene la condizione degli omosessuali sia molto migliorata in Italia ed in Europa, permangono ancora alcune discriminazioni. In alcuni Stati membri delUnione europea sussistono ancora differenze nelletà del consenso per avere rapporti sessuali (Austria, Portogallo, Grecia e Gran Bretagna). In Svezia, Danimarca, Norvegia, Islanda e Francia le relazioni omosessuali sono regolamentate tramite le unioni civili; in Olanda le coppie gay possono adottare bambini.

In Italia sarebbe necessario rivedere il diritto di famiglia in modo da estendere il concetto di famiglia alle coppie gay e lesbiche (per inciso: per non parlare della sfida posta al diritto di famiglia dalla poligamia della cultura araba) . Sebbene l'ARCI gay si legata a doppio filo ai DS, questa sta subendo scissioni progressive dei circoli piu' importanti un po' in tutta Italia, e si è quindi indebolita sia in termini finanziari che organizzativi e di peso politico, senza dire che lARCI tutto fa tranne che lottare veramente e politicamente per arrivare ad una legge sulle unioni civili. I radicali si potrebbero fare portavoce di una richiesta di regolamentazione delle unioni civili dei gay, con possibilità di adozione o di riproduzione legale.

In alcuni Stati come la Romania la condizione dei gay è ancora disastrosa. Alcune persone sono in prigione perché si sono baciate in luogo pubblico.

In Europa la libera circolazione delle coppie sposate gay è impedita, e queste non sono riconosciute negli stati che non le regolamentano.

* Proposte: referendum sulle leggi che definiscono il concetto di famiglia; presentare un progetto di legge sulla legalizzazione delle coppie gay e lesbiche, l'adozione e la riproduzione; coordinare una campagna in questo senso e manifestazioni, appelli, etc; manifestazione di disobbedienza civile in Romania...

- tecniche di riproduzione umana assistita: il recente voto sulla proposta di legge Bolognesi ha sollevato nellambito medico e nella società una serie di voci libertarie di dissenso, che proprio perché non organizzate non hanno avuto un impatto sul voto, permettendo al fronte liberticida nel Parlamento di avere la meglio.

* Proposta: In vista del ritorno in plenaria del pdl, potremmo organizzare una campagna di sostegno che metta pressione sui parlamentari, raccogliendo firme prestigiose di medici e cittadini su questo.

- pedofilia: in Europa continua la caccia alle streghe contro i pedofili, che copre chissà quali intrecci. Se di questo tema i radicali si sono già occupati, il problema è quello non solo di analizzare il problema, ma di immaginare un fronte legislativo ed istituzionale, una legge da cambiare. Ad esempio, è immaginabile permettere ad un individuo di certificare volontariamente la propria condizione di raggiungimento dell'età del consenso, in modo da potere essere da quel momento responsabile individualmente del proprio comportamento sessuale e dei rapporti volontari e consenzienti che questi conduce con altre persone?

*Proposte di fantapolitica: referendum sulla legge che regolamenta letà del consenso; presentare un progetto di legge in tale senso, organizzare una campagna politica di sostegno. - Eutanasia: solo i Paesi Bassi hanno regolamentato leutanasia, mentre negli altri Stati membri dellUE rimane severamente proibita, tranne un certo margine discrezionale che viene lasciato ai medici, peraltro senza nessun controllo.

* Proposta di fantapolitica: analizzare le regolamentazioni attuali in Europa e quelle che legalizzano l'eutanasia già introdotte in alcuni Stati al riguardo, riproporle in Italia, abrogare tramite referendum leggi collegate a tale tema - non so se sia possibile trovarne.

- Adozioni: in quasi tutti gli Stati europei è possibile per un single di adottare "pienamente" un bambino. Olanda, Danimarca l'hanno reso possibile nei primi anni '90. In Italia, Francia, Lussemburgo, questo non è possibile. Dalila di Lazzaro ne aveva fatto una battaglia qualche anno fa. Il Parlamento europeo ha richiesto nel suo ultimo rapporto sui diritti umani agli Stati membri che ancora non lo avessero fatto di introdurre una tale possibilità, grazie ad un emendamento che ho scritto ed Olivier Dupuis ha presentato a nome del gruppo ARE.

* Proposta: invitare la Di Lazzaro ed altri interessati allAssemblea dei Mille; impegnarsi a sponsorizzare una tale modifica della legge sull'adozione, tramite referendum e proposta di legge.

- Libertà di religione e sette: in vari paesi europei, come la Francia e la Germania, è in corso una vera e propria caccia alle streghe contro le nuove religioni minoritarie che disturbano il mercato religioso rompendo monopoli o duopoli consolidati nel tempo. In Francia c'è addirittura un osservatorio anti-"sette" ed in Germania Scientology ed i suoi membri sono perseguitati in modo intollerante e violento, proibendo l'accesso dei membri alla pubblica amministrazione od ad alcune libere professioni. Sebbene anche l'Italia abbia stilato un rapporto sulle sette non troppo intollerante, il rischio è che vi sia una ondata repressiva anche in Italia. Tale tema potrebbe essere analizzato nel contesto del piu' ampio dibattito sulle relazioni tra Stato e Chiesa e religioni in Italia ed in Europa, sotto l'aspetto della rilevazione del non rispetto della libertà di religione e dello Stato laico.

* Proposta: da verificare nel piu ampio contesto degli eventuali referendum su rapporti tra Stato e Chiese.

- Libertà d'espressione, razzismo, xenofobia e negazionismo, censura: in vari Stati europei sono state introdotte leggi che limitano la libertà di opinione ed espressione, al fine di lottare contro razzismo e negazionismo. In realtà queste leggi fanno molto spesso il gioco di coloro che fanno affermazioni razziste e xenofobe, che ottengono visibilità grazie alla repressione. La repressione contro la storiografia negazionista, che nega soprattutto la verità, tramite leggi di tale sorta è un'offesa alla libertà di espressione ed al libero dibattito in ambito accademico e scientifico.

* Proposta: una iniziativa radicale su tali tematiche apporterebbe un importante contributo libertario per ora assente dal dibattito italiano ed europeo della retorica imperante social-democratica anti-razzista.

In conclusione, l'Italia e l'Europa hanno bisogno dell'apporto della cultura radicale libertaria organica, che proponga risposte a queste ed altre questioni in modo globale, risolvendo piu situazioni sociali complesse e/o problematiche mettendo al centro lindividuo, la sua libertà e la sua responsabilità. E' necessario rompere la dittatura delloStato etico che tutela il popolo bambino, ritenuto incapace di scegliere e di trovare la strada per la felicità.

Lunica cultura ed organizzazione politica che ha incarnato in Italia in modo organico lapproccio libertario è stato il Partito Radicale. Divorzio, aborto, libertà sessuale, diritti degli omosessuali e delle lesbiche, Stato laico e svincolato dal Vaticano, legalizzazione delle droghe, abrogazione della legge Merlin, legge De Cataldo sul riconoscimento giuridico del cambiamento di sesso, sono solo alcune delle tematiche sollevate e delle battaglie condotte in questi decenni.

Nel momento in cui larea radicale si chiede quali nuove campagne possono essere iniziate o riprese, a livello italiano, europeo o internazionale, per interesse e convinzione personale e per la consapevolezza che solo noi radicali saremmo capaci di apportare un contributo di tale tipo, propongo che le tematiche libertarie volte allallargamento della libertà individuale ritornino tra le priorità dell'area radicale e della sua organizzazione politica presente e futura, partendo proprio dallAssemblea dei Mille come laboratorio politico per verificare disponibilità di lavoro e lotta comune con soggetti esterni.

PS: scusate la lunghezza, la confusione e la riproposizione delle stesse proposte che in effetti sono i soliti metodi radicali: oltre a trovare gli interessati ed invitarli allAssemblea dei Mille (anche tramite RR), referendum, appelli, pdl, manifestazioni, etc etc. Do la mia disposizione immediata al Comitato promotore ed al Coordinatore Cappato, in attesa di una risposta, per cercare di organizzare, da subito e purtroppo da Bruxelles per motivi di lavoro, tutto cio che ho proposto.

Ottavio Marzocchi

 
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