(Corsera, 14/2/99)"La Cina ha annunciato l'istituzione di unità di polizia con il compito esclusivo di <> il cyberspazio, cioè di controllare la rete informatica. Duplice lo scopo: proteggere le banche-dati e i sistemi del governo e delle grandi aziende, ma anche identificare i dissidenti e attivisti che ricorrono a Internet per tenere i contatti e diffondere le loro idee. Il regime comunista sta rendendosi conto che la repressione della dissidenza non può prescindere da Internet e dalla sua crescente diffusione nel Paese: un ingegnere è stato recentemente condannato a 2 anni per aver consegnato a una pubblicazione della dissidenza all'estero oltre 30 mila indirizzi e-mail".