davvero ingenerosa la descrizione di Marco Pannella contenuta
nell'enciclopedia Rizzoli-Larousse in cd-rom. Eccola:
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Marco Pannella
Pannèlla (Giacinto Marco, detto Marco), uomo politico italiano (Teramo 1930).
Dopo un'iniziale adesione al partito liberale, è stato tra i fondatori del
partito radicale (1956), che negli anni Sessanta, sotto la sua leadership, è
divenuto la più anticonformista delle forze politiche italiane. Ha impegnato
infatti il partito nella lotta per i diritti civili, ispirandosi alla
non-violenza di Gandhi (con clamorosi, reiterati digiuni, "marce" pacifiche,
ecc.) Nel 1974 ha lasciato il partito per continuare la sua azione in
un'organizzazione fiancheggiatrice ma indipendente, il Movimento socialista
per i diritti e le libertà civili - Lega 13 maggio. Ricostituito il partito
radicale (1975), ne è stato segretario fino al 1976, quando è stato eletto
deputato. Eletto sia al parlamento italiano che a quello europeo (1979), ha
optato per quest'ultimo e spinto il partito ad assumere come proprio compito
la lotta contro la fame nel mondo. Nel 1983 ha presentato provocatoriamente la
candidatura di T. Negri nelle liste radicali e l'anno seguente è stato
confermato al parlamento europeo. Membro della presidenza collegiale del
partito (marzo 1987), nel gennaio 1988 ha visto bloccata dal 33· congresso la
sua proposta di attuare la "svolta transnazionale", che è riuscito a far
approvare nel 1989, quando i radicali hanno tenuto il loro congresso a
Budapest. Ha proposto quindi l'abbandono della formula partito, invitando i
militanti a lavorare all'interno di altre organizzazioni, ed egli stesso ha
spinto il partito liberale e quello repubblicano a dar vita a una lista comune
con i federalisti nelle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo del
giugno 1989, che hanno portato i due partiti a una grave sconfitta.
Nell'ottobre 1989 si è dimesso dalla carica di deputato. Nell'agosto 1990 si è
dichiarato inaspettatamente a favore dell'intervento italiano nel Golfo
Persico, ma ha visto questa sua posizione aspramente criticata al congresso
che il partito radicale ha tenuto nel febbraio 1991 a Roma. Il congresso ha
messo inoltre in discussione le diverse scelte compiute dal suo leader negli
ultimi anni, soprattutto la svolta transnazionale e l'abbandono della formula
partito. Malgrado la costituzione di un'opposizione interna, Pannella ha
conservato, assieme a Stanzani, Bonino e Vigevano, la gestione del partito.
Nel 1992 è stato rieletto al parlamento nella Lista Pannella Riformatori, nel
1994 ha ottenuto nuovamente il seggio schierandosi col Polo delle libertà.
Alle elezioni del 1996 non è stato confermato.
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Invece quella di Emma Bonino, pur inadeguata, va un po' meglio...
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Emma Bonino
Bonino (Emma), donna politica italiana (Bra 1948). Impegnata nelle campagne
per i diritti civili, eletta deputato per il partito radicale nel 1976, è
stata confermata nelle successive elezioni. Segretario del gruppo parlamentare
radicale dal 1976 al 1978, ne divenne vicepresidente nel 1979. Lo stesso anno
fu eletta al parlamento europeo, nel quale è stata confermata nel 1984; ha
inoltre fatto parte del World Food Council. Nel 1986 ha preso il posto di M.
Pannella in parlamento, venendo rieletta nel 1992; ha presieduto il Partito
radicale transnazionale, di cui è anche diventata presidente nel 1993.
Rieletta deputato dei Riformatori nella coalizione di centro-destra del Polo
delle libertà, ha lasciato il parlamento italiano per dedicarsi interamente al
ruolo di commissario europeo, occupandosi soprattutto di aiuti umanitari e
battendosi per l'abolizione della pena di morte, per il riconoscimento delle
repubbliche Croata e Slovena, e per la concessione di aiuti ai profughi dello
Zaire. Per il suo impegno è stata eletta Personalità dell'anno dell'UE nel
1996.
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--- MMMR v4.80reg * Gutta cavat lapidem