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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 12 marzo 1999
PE/India: comunicato stampa

PARTENARIATO RAFFORZATO UE-INDIA: UN PRIMO E ANCORA TROPPO TIMIDO RICONOSCIMENTO DELL'IMPORTANZA STRATEGICA DELL'INDIA PER L'UE

DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO

Strasburgo, 12 marzo 1999. "Il PE ha adottato oggi il Rapporto di Anne André-Léonard per un partenariato rafforzato tra l'Unione europea e l'India. Il rapporto, sottolineando il fatto che l'India è uno dei "rari esempi di paesi democratici nella regione" e che "rappresenta un fattore di prima importanza di stabilità e d'incitamento allo sviluppo democratico per l'intero continente asiatico" riconosce "che esiste un potenziale considerevole per delle relazioni bilaterali su tutti i piani tra l'Unione europea e l'India, in ragione dei valori indiani di democrazia, di pluralismo culturale e di deciso spirito d'impresa", ritiene " che l'India debba diventare un partner privilegiato dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, sia da un punto di vista politico che dal punto di vista economico" ed "invita di conseguenza l'Unione a fare dell'approfondimento dei suoi rapporti con l'India una priorità della politica estera e di sicurezza comune".

Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo:

"Tra, da un lato, un miliardo di cittadini e, dall'altro, un miliardo e duecento milioni di sudditi o ostaggi dei laogai, tra un'economia di mercato fondata su uno Stato di Diritto e sempre più aperta sul mondo e un'economia tutt'ora essenzialmente controllata dalla burocrazia comunista o .... dall'esercito, tra un sistema fondato su delle istituzioni democraticamente elette e un sistema retto da una casta aristocratica comunista che non deve rispondere a nessuno, tra una società libera di esprimersi, di votare, di produrre, di spostarsi e un sistema che opprime persone e popoli, il PE ha finalmente iniziato a fare delle scelte rimettendo in causa le certezze non prive di sufficienza dei Brittan e altri simpatizzanti dei tappeti rossi pechinesi e proponendo, anche se in maniera ancora troppo timida, di "puntare" strategicamente sull'Asia democratica, sull'Asia dell'Economia di mercato invece e al posto del sostegno incondizionato all'Asia dittatoriale, imperialista, burocratica, l'Asia dei laogai e dei proce

ssi farsa."

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