KOSOVO: L'ASSORDANTE SILENZIO DELLA SIGNORA LOUISE ARBOUR, PROCURATORE GENERALE DEL TRIBUNALE INTERNAZIONALE
Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo
Bruxelles, 29 marzo 1999. "Più di quattro giorni dopo l'appello all'aiuto e alla collaborazione rivolto dal Procuratore Generale della Repubblica d'Albania, Albert RAKIPI, al Procuratore Generale del Tribunale Internazionale per i crimini commessi nella ex-Iugoslavia, non sappiamo ancora se Louise ARBOUR intenda - oppure no - recarsi in Albania per organizzare la raccolta delle testimonianze sui crimini contro l'umanità commessi negli ultimi gironi in Kosovo.
Oltre un anno dopo il lancio da parte del Presidente Milosevic delle prime grandi operazioni di repressione e di pulizia etnica in Kosovo, siamo ancora senza notizie sulle eventuali iniziative prese dal Procuratore Generale del Tribunale Internazionale.
Oltre due mesi dopo il massacro di Racak e due settimane dopo le conclusioni dei medici legali finlandesi, non sappiamo ancora se il Procuratore ed i suoi servizi abbiano aperto delle inchieste per identificare i responsabili.
Più di otto anni dopo l'inizio delle guerre di aggressione contro la Slovenia, la Croazia, la Bosnia e, oggi, il Kosovo, organizzate e pianificate dal Presidente Milosevic, ancora non sappiamo se il Procuratore Generale del Tribunale de L'Aia stia lavorando - oppure no - alla redazione di un atto d'accusa del Presidente Milosevic per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio. Allora cosa sta facendo la signora Arbour?
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