ONU - COMMISSIONE SUI DIRITTI UMANI
55ma SESSIONE
Punto 6. dell'Agenda
Razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e altre forme di discriminazione.
Statement orale del Partito Radicale Transnazionale, Organizzazione Non Governativa con status consultivo generale
Pronunciato da Paolo Pietrosanti
Signora Presidente,
pronuncio questo intervento anche a nome della International Romani Union, ONG con status di Seconda Categoria.
I figli e le figlie dei diplomatici, di molti dei rappresentanti degli stati che qui siedono frequentano tendenzialmente scuole straniere, nei paesi in cui il lavoro dei loro genitori li porta di volta in volta.
Brave madri, bravi padri hanno cura, devono aver cura della istruzione dei loro figli e delle loro figlie, e ove possibile scelgono scuole che possano trasmettere ai bambini e ai ragazzi la cultura dalla quale provengono. Da molto tempo i diplomatici sono piu' nomadi di quanto non lo siano gli Zingari: la gran parte del popolo Rom vive per generazioni nello stesso luogo.
Signora Presidente,
in un paese in cui una abbastanza numerosa popolazione Rom ha trovato e fatto crescere leader intelligenti, e' stata creata una scuola zingara. In Kolin, a 50 km da Praga, e' stata creata una scuola zingara, grazie alla volonta' e alla intelligenza dei leader zingari locali e internazionali, grazie alla coincidente intelligenza del Ministero per l'educazione ceco, e grazie alla coincidente intelligenza di fondazioni internazionali private.
Gli Zingari sono sempre, per forza di cose, all'estero; e i loro figli, le loro figlie devono frequentare scuole per loro comunque straniere.
Non crediamo che ogni cultura debba essere preservata ad ogni costo. Molte culture sono scomparse, e non vivono piu', se non nei libri e nelle universita': questo fa parte della fisiologia del consesso umano. Ma il popolo Rom e' assai lontano dal morire, dallo scomparire, dall'estinguersi: e' noto che soltanto poche Nazioni sono state capaci di non scomparire pur avendo patito un genocidio, e continue discriminazioni. La Nazione Rom ha resistito, resiste, e sta crescendo; i suoi membri vivono in decine di stati mantenendo la loro cultura e le loro tradizioni. La Nazione Rom vuole costruire scuole Rom, dove le ragazze e i ragazzi possano studiare anche - anche - in Romanes.
Perche' gli stati dovrebbero aiutare questa volonta', questo tipo di tentativo?
Non dovrebbero, se fosse soltanto per carita' e buona volonta'. Gli stati devono guardare ai loro propri interessi; la comunita' delle Nazioni Unite deve guardare agli interessi della intera popolazione umana.
Signora Presidente,
nell'era della globalizzazione nessuna Nazione se non quella Rom e' la piu' adeguata. E la intera popolazione umana ha il preciso interesse a fare tesoro, a sfruttare un tale esempio. Il motivo per cui gli stati e la comunita' delle Nazioni Unite deve guardare all'esempio zingaro e' nella sua adeguatezza al mondo in cui tutti noi viviamo. E' urgente conquistare la capacita' e la adeguatezza per utilizzare l'attualita' dell'esempio che viene da una cultura che vive la sua forte identita' nazionale da svariati secoli, senza alcuna volonta' di creare uno stato etnicamente omogeneo.
La storia stessa della Nazione zingara taglia la tradizionale identita' e la tradizionale coincidenza tra il concetto di stato e quello di nazione. E' per questo, e' per l'interesse di ciascuno e di tutti gli individui rappresentati e organizzati in stati che gli stessi stati e la comunita' delle Nazioni Unite devono aiutare la Nazione zingara, in uno scambio vicendevole.
E' evidente e noto che il vecchio concetto di stato quale coincidenza di popolo e territorio non e' piu' adeguato alla nuova scena del pianeta. Economia e informazione divengono progressivamente globali, superano i confini statuali e culturali.
Non e' forse questa caratteristica della cultura, delle tradizioni, del modo di vivere zingaro un tesoro per l'intera comunita' umana? E' un tesoro che deve essere al centro del dibattito politico e culturale internazionale.
Siamo grati alla Ministra finlandese Tarja Halonen e al Ministro polacco Bronislaw Geremek che non hanno dimenticato la Nazione Rom negli interventi che hanno pronunciato qui. Il Ministro Geremek ha detto che la necessita' di difendere i diritti umani non finisce, anche quando e dove la democrazia prevale. E' vero, cosi' come e' vero che non possono esserci diritti umani fuori dalla democrazia, senza istituzioni democratiche, senza stato di diritto.
Il razzismo e' qualcosa che appartiene all'animo e alla mente di ciascuno e tutti gli esseri umani. Le diversita producono paure. Non e' il razzismo psicologico che puo' essere realisticamente sradicato: appartiene al profondo dell'anima degli esseri umani. Lunica soluzione e' la applicazione e lo sviluppo di diritto e leggi, di istituzioni politiche e giuridiche internazionali e transnazionali. Il razzismo e' sempre sortito dalla inadeguatezza di regole e istituzioni rispetto alle necessita' e ai mutamenti nella societa' umana.
E' interesse specifico della comunita' delle Nazioni Unite utilizzare il tesoro politico e culturale che viene dagli Zingari. E' proprio per questo interesse che chiediamo alla comunita' dell'ONU e agli stati di aiutare loro stessi con l'aiutare la Nazione Rom a creare scuole zingare ovunque gli Zingari vivano.
E' proprio per amor vostro che la futura classe dirigente zingara deve essere aiutata a crescere.
Signora Presidente,
mentre chiediamo ancora una volta alla Commissione di incaricare lo Special Rapporteur di dedicare un Rapporto speciale sulla discriminazione raziale contro gli Zingari, giacche' gli Zingari costituiscono una Nazione ovunque vivano, chiediamo anche alla Commissione di invitare gli Stati a investire in cultura, e in una cultura di cui tutti noi abbiamo bisogno.
C'e' una Nazione che non vuole essere uno stato. Coloro che sono membri di questa Nazione possono, devono avere uno status. Il diritto internazionale conosce gia' forme giuridiche in questo campo - ed e' sufficiente pensare all'esempio dei Cavalieri di Malta. Il Sistema ONU puo' e deve andare avanti nel concepire e cercare istituzioni giuridiche capaci di dare una risposta alle nuove necessita' e domande della comunita' umana.
Nei giorni scorsi si e' riunito un Working Group incaricato di preparare la Conferenza Mondiale sul Razzismo e sulla Discriminazione Razziale. Chiediamo che un punto specifico riguardante la Nazione Rom sia previsto nella agenda della Conferenza. Un punto specifico all'ordine del giorno, per la specificita' di questa Nazione.
Grazie, Signora Presidente