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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 31 marzo 1999
PE/UE/Corea del Nord/risoluzione/dibattito sulle relazioni UE/RPDC/intervento di Olivier Dupuis

Dibattito sulle relazioni tra l'UE e la RPDC - Intervento di Olivier Dupuis

Lunedì, 22 marzo 1999

Dupuis (ARE). - Signor Presidente, innanzitutto un suggerimento. Sarebbe meglio segnalare la presenza del Consiglio quando c'è, piuttosto che segnalare la sua assenza, perché è divenuta ormai la regola. Questo renderà del resto difficile al collega Brinkhorst il compito di battersi con il Consiglio, visto che questo non è mai presente. E' un po' tardi per rendersi conto che, invece di battersi con la Commissione sarebbe stato meglio consacrare le proprie energie a tentare di far uscire il Consiglio allo scoperto. Ma infine, il danno è fatto.

Altra cosa: sulle procedure che ci porteranno al voto domani, vorrei deplorare che non abbiamo potuto deporre emendamenti alla commissione degli affari esteri, della sicurezza e della politica di difesa e che siamo stati obbligati a depositarli direttamente in plenaria. Questo appesantirà un po' anche la nostra giornata, e non è nemmeno troppo rispettoso delle procedure. A livello del fondo sono letteralmente stupefatto. Non stupirò qualcuno come Sir Leon Brittan, che non è un realista, ma un beato sognatore. Quando vedo e sento parlare, stasera di crisi, di penuria alimentare, mi chiedo francamente se abbiamo preso la misura delle cose che stanno succedendo in Corea del Nord. Le cifre pertanto sono chiare: tra i due ed i tre milioni di morti nel corso degli ultimi quattro anni. Mi sembra che questo non abbia assolutamente nulla a che vedere con una penuria alimentare. E' una vera carestia, una vera catastrofe e non si tratta di una catastrofe naturale, ma di una catastrofe strutturale, provocata da un regim

e folle, criminale, psicopatico, peggio del peggior regime che sia esistito in Unione Sovietica, peggio della Romania di Ceaucescu. Qui facciamo delle dissertazioni su un programma nucleare, e i nostri amici Verdi hanno in parte ragione su questo punto: bisogna consacrare centinaia di milioni di euro per andare a costruire laggiù delle centrali nucleari, anche se queste sono meno suscettibili di essere utilizzate a fini militari, mentre si potrebbero facilmente concepire altre soluzioni? In cambio, non si chiede nulla. Si forniscono degli aiuti alimentari. Non si chiede alcuna riforma, mentre si sa molto bene che il sistema di produzione agricola è strutturalmente e assolutamente incapace di affrontare i bisogni dei Nord coreani. Trovo questo davvero stupefacente. Stiamo sostenendo, con questo accordo, un regime assolutamente folle, assolutamente delirante. Evidentemente voteremo contro questo rapporto, ma non basta. Forse, quando Sir Leon Brittan sarà un po' meno sognatore ed un po' più realista, potrebbe i

mmaginare di studiare la possibilità di investire qualche decina di milioni di euro per fare propaganda, informazione in direzione degli abitanti della Corea del Nord, invece di lasciarli marcire nella carestia e nell'assenza d'informazione su quanto succede nel resto del mondo. Penso che ci sarebbero delle cose evidenti da fare, invece di restare a guardare Pyongyang lanciare dei missili, e consacrare quel po' di energie che restano a questo paese per dei disegni assolutamente folli. E' un regime folle. Bisogna abbatterlo.

 
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