Dibattito sul rapporto De Melo sulla riforma delle Nazioni Unite - Intervento di Olivier Dupuis
23 marzo 1999
Dupuis (ARE). - Signora Presidente, vorrei aggiungere qualche bemolle a questo buon rapporto del collega De Melo, in particolare a proposito della questione del Consiglio di Sicurezza. Penso, ed altri colleghi l'hanno detto, come Barón, che abbiamo fatto un passo indietro. Mentre nel rapporto precedente avevamo chiesto una rappresentazione dell'Unione al Consiglio di Sicurezza, questo punto non appare più nel presente rapporto. Secondo me la questione del Consiglio di Sicurezza è veramente centrale ma per delle ragioni opposte a quelle del mio amico Alavanos. Penso che il Consiglio di Sicurezza oggi dimostri i limiti delle Nazioni Unite. Abbiamo visto, a proposito del Guatemala, come la Cina abbia bloccato il processo di pace a causa del veto che detiene in seno al Consiglio di Sicurezza. La stessa cosa si è riprodotta recentemente a proposito della Macedonia, dove, sempre a causa della Cina, le truppe di mantenimento della pace hanno dovuto cambiare mandato. Per il Kosovo, la Russia esercita delle forti pre
ssioni, che derivano dal suo diritto di veto. Tutto ciò è molto grave per il proseguimento e per l'eventuale rafforzamento del sistema delle Nazioni Unite. Di fatto, ci troviamo oggi sempre più costretti a contare sulla leadership americana e, sfortunatamente, sull'assenza di leadership europea, per mettere in opera, al di fuori della cornice delle Nazioni Unite, azioni di pace come, probabilmente, quella di domani in Kosovo. E' una cosa davvero deplorevole e che dimostra la necessità di cambiare le regole di funzionamento del Consiglio di Sicurezza. Il sistema del veto è causa di blocco completo e mi spiace che il collega De Melo non abbia insistito maggiormente su questo punto nel suo rapporto.