Proposta di risoluzione a seguito della dichiarazione del Consiglio
depositata da Olivier Dupuis e Gianfranco Dell'Alba a nome del gruppo ARE
sulla situazione in Kosovo
Il Parlamento europeo,
A. Considerando che le popolazioni del Kosovo, della Serbia e del Montenegro sono vittime di una politica genocidiaria e criminale voluta e messa in atto da Slobodan Milosevic e dal suo regime nazional-comunista e salutando la decisione della NATO d'intervenire militarmente per mettere un termine a questa politica;
B. considerando che le responsabilità dirette, politiche e penali, del Presidente Milosevic nei crimini di guerra, i crimini contro l'umanità ed il genocidio in corso in Kosovo sono ormai evidenti al punto da dover ritenere la flagranza del reato;
C. deplorando le persistenti reticenze del Procuratore generale del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Iugoslavia ad incriminare il Presidente Slobodan Milosevic, primo e principale responsabile dei crimini commessi in Kosovo, e sottolineando i ritardi e gli scarsi mezzi messi a disposizione dall'Ufficio del Procuratore per raccogliere le prove dei crimini commessi;
1. approva l'intervento militare della NATO, solo mezzo rimasto a disposizione della comunità internazionale per contrastare la politica criminale e genocidiaria ideata, organizzata e messa in atto dal Presidente Slobodan Milosevic;
2. sottolinea che per raggiungere gli obiettivi che gli sono stati assegnati l'intervento deve immediatamente accompagnarsi ad un intervento terrestre che permetta in un primo tempo di salvare le popolazioni che vivono o che si sono rifugiate nelle zone del Kosovo non ancora passate sotto il controllo del regime di Belgrado, e in un secondo tempo di liberare l'intero territorio del Kosovo dalle forze militari, paramilitari e di polizia del regime di Belgrado in modo da consentire il ritorno di tutti i deportati e da assicurare la loro protezione;
3. rende omaggio agli enormi sforzi dispiegati dalle istituzioni dell'Unione e dagli Stati membri per soccorrere le popolazioni kosovare deportate ed invita le stesse istituzioni ad allargare l'azione umanitaria in direzione delle popolazioni kosovare rimaste all'interno del Kosovo creando dei corridoi umanitari protetti militarmente che allaccino l'Albania e la Macedonia al Kosovo e procedendo, in collaborazione con la NATO, al paracadutaggio di aiuti alimentari e medici;
4. chiede a Louise Arbour, Procuratore generale del Tribunale Penale Internazionale per i crimini commessi nella ex-Iugoslavia, di procedere all'incriminazione immediata del Presidente Milosevic e delle principali autorità militari e civili delregime nazional-comunista iugoslavo implicate nella messa in atto della politica di pulizia etnica in Kosovo e rinnova la propria richiesta agli Stati i possesso delle prove che dimostrano la responsabilità penale e politica del Presidente Milosevic per i crimini commessi in Croazia, in Bosnia e in Kosovo di trasmetterle immediatamente al Tribunale;
5. considera che le condizioni di coesistenza delle popolazioni della Serbia e del Kosovo in seno ad un medesimo stato non esistono ormai più e che del resto non è auspicabile accentuare ulteriormente il frazionamento statale dei Balcani ed invita di conseguenza il Consiglio a proporre k'unificazione del Kosovo alla Repubblica d'Albania;
6. considera che la pace e la stabilità dell'intera regione esigono la caduta del regime nazional-comunista di Belgrado ed invita di conseguenza il Consiglio e la Commissione a moltiplicare le iniziative d'informazione in direzione delle popolazioni della Serbia e del Montenegro in particolare creando immediatamente delle stazioni radiofoniche e televisive in lingua serba che trasmettano 24 ore su 24;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, al segretario generale ed ai governi dei paesi membri della NATO, al governo kosovaro provvisorio e alle autorità iugoslave.