tratto da "L'Espresso on line"
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Chi compra Radio radicale
di Massimo Mucchetti
Da venerdì 2 aprile Radio Radicale è ufficialmente in vendita. La decisione
era stata preannunciata da Paolo Vigevano, editore dell'emittente per conto
del partito radicale, all'assemblea dei primi di marzo. Finora si sono fatti
vivi alcuni pretendenti interessati alle frequenze, ma il venditore intende
collocare l'azienda, 45 dipendenti, di cui 18 giornalisti, un bilancio in
pareggio con 18 miliardi di costi a fronte di 8 miliardi di sovvenzioni dalla
Lista Pannella e10 miliardi di contributi del ministero delle Comunicazioni in
base alla convenzione per le trasmissioni in diretta delle sedute del
Parlamento. Radio Radicale ha un archivio di registrazioni politiche di
prim'ordine: tutte le voci del palazzo dal 1976 a oggi. Trasmette in diretta
processi, consigli comunali, congressi. Produce 18 mila ore l'anno delle quali
solo un terzo viene effettivamente trasmesso via radio, ma tutto - immagini e
suoni - ormai viene recuperato sul sito Internet che è diventato, in pratica,
una tv interattiva a più canali che vanta 40 mila contatti al giorno. questo
l'atout di Radio Radicale, che può mescolare informazione di interesse
nazionale e locale. La convenzione con il governo è essenziale per quadrare i
conti, ma è anche un preciso vincolo a un lavoro pressoché esclusivo di
informazione e documentazione politica. Per questo è più facile vendere le
frequenze che trovare un nuovo editore per Radio Radicale.
(22.04.1999)
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--- MMMR v4.80reg * Gutta cavat lapidem