"... Sono le relazioni con Podgorica, la capitale montenegrina, a rendere sempre più incandescente la situazione politica. Domenica, ultimo atto di un lungo braccio di ferro, l'esercito jugoslavo aveva emesso un ordine di cattura nei confronti del vicepremier montenegrino Novak Kilibarda per <>. L'esponente politico, che presiede il Partito popolare, già un mese emezzo fa aveva affermato che <>. La leadership montenegrina guidata dal presidente Milo Djukanovic da tempo ha adottato una linea filo-occidentale e tuttora rifiuta di dichiarare sul suo territorio lo stato di guerra decretato dalla Federazione jugoslava all'indomani dell'avvio dei raid della Nato, nonostante la Repubblica montenegrina abbia subito anch'essa pesanti attacchi alleati.Kilibarda, che vive queste ore protetto da un imponente schieramento della polizia montengrina fedele a Djukanovic, non si è piegato. <>. E non ha risparmiato accuse durissime al presidente jugoslavo, definendolo <>.Lemire autonomistiche della leadershiop montenegrina da tempo suscitavano grandi preoccupazioni a Belgrado visto che la piccola Repubblica di 650 mila abitanti è l'unico sbocco a mare della Serbia. Interesse strategico che assume ancor più importanza in questa fase, visto che la costa montenegrina rappresenta la prima linea di difesa antiaerea per la Jugoslavia e la base della sua marina, che ha il comando generale nelle Bocche di Cattaro.....
.... I soldi del Presidente serbo sono finiti anche nelle tasche di qualche partito europeo: una società vicina a Milosevic tre anni fa ha versato 18mila sterline ai conservatori britannici. Ora i Tories hanno assicurato che devolveranno una donazione equivalente a un fondo per i profughi kosovari.
Bisogna sottolineare però che Milosevic è ossessionato dal potere, non dai soldi: ma sa benissimo come farli sparire. Salito ai vertici dopo una carriera di manager alla Beogradanska Banka, si è affidato a uno dei suoi sponsor di gioventù, la settantenne Borka Vucic, per aprire una filiale a Cipro. Amica di Rosa Klebb, la spia descritta da Ian Fleming nel romanzo "Dalla Russia con amore", la Vucic ha intessuto con abilità una rete finanziaria offshore per aggirare le sanzioni...".