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Partito Radicale Paolo - 22 aprile 1999
INCRIMINAZIONE MILOSEVIC - DIGIUNO
Come avete potuto leggere pochi testi fa, domani alle 24,00 partira' un digiuno di tre giorni rivolto ai governi dei paesi UE e dei paesi Nato.

Qui sotto il testo dei digiunatori.

Al digiuno si puuo' aderire, tenendo presente che questa iniziativa constera' di tre giorni di digiuno, contemporanei, tra l'altro, al vertice Nato di Washington.

Al digiuno si puo' aderire inviando un messaggio email a me, o a e.colucci, sempre in agora'.

Questa sera alle 23,40 breve trasmissione di lancio della iniziativa, cui danno per ora vita alcune decine di persone.

Domani l'elenco dei primi digiunatori.

Primo dei quali sara' Lucio Berte', che ha intrapreso da svariati giorni un digiuno.

Per aderire, reinviate compilato il testo qui sotto, ripeto, a me o a e.colucci in agora.

e chi si muove nel giro telematico puo' agire di conseguenza...

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Al Primo Ministro e al Ministro degli Esteri del mio paese;

ai Primi Ministri e ai Ministri degli esteri dei paesi europei e dei paesi membri della Alleanza Atlantica

Ho deciso di digiunare per dare forza alle parole che intendo indirizzarLe. Per dare forza alla mia volonta' di dialogo con Lei, per dare forza alla Sua capacita' e alla Sua volonta' di ascoltare, alla Sua intelligenza.

Sono grato a quei paesi che hanno inteso agire con l'uso delle armi nell'obiettivo di fermare un genocidio in atto, e che continua. Con il Mahatma Gandhi sono convinto che quando non vi e' piu' modo di dare corpo con efficacia al metodo della nonviolenza, alla sua forza, alla superiore forza del dialogo rigoroso del Sathyagraha, il dovere di non rimanere passivi e complici della violenza e della aggressione impone di scegliere la forza dalla parte del diritto violato.

Ma sono altrettanto consapevole che il non esistere oggi altra possibilita' che scegliere tra complicita' con i massacratori e reazione violenta per fermare il massacro e' di gia', di per se' una sconfitta.

La inazione, la passivita', la complicita' dei paesi soprattutto europei che da almeno dieci anni hanno consentito a Slobodan Milosevic di rafforzarsi e di ulteriormente massacrare in primo luogo la liberta' e i diritti e la vita dei cittadini del suo paese e' sconfitta dei Governi che quella politica hanno gestito, ma e' anche sconfitta di tutti i cittadini, di tutti noi.

Questa sconfitta ci riguarda. E' anche una nostra sconfitta.

Io sostengo l'intervento armato dei paesi Nato, e temo le prudenze senza saggezza che gia' si palesano come possibili.

Mi rivolgo a Lei con richieste precise, consapevole in primo luogo di una cosa: gli stermini in atto mi riguardano, riguardano la mia vita, la mia intelligenza, i miei sentimenti, hanno superato e da anni i limiti del cinismo che appartiene alla fisiologia, quasi, di ciascuno degli esseri umani. Ma piu' precisamente il lungo decennio che e' trascorso, e queste molte settimane di ancor piu' insopportabili massacri di vita e di diritto rendono evidente quanto le scelte di politica internazionale dei governi rechino dirette conseguenze e costi a ciascuno dei governati, a ciascuno di noi.

L'avere per dieci anni almeno consentito al Governo di Belgrado stragi e pulizie etniche, rafforzando quel regime contro in primo luogo i cittadini della Repubblica yugoslava, ha avuto e sta avendo costi immani anche per noi, abitanti di paesi su cui massacri di vite umane non sono in corso. Le scelte o le non scelte di politica internazionale, la assenza di una politica comune dei paesi dell'Unione Europea hanno costi altissimi, e continuano a recare costi altissimi. A noi, a ciascuno di noi. Anche costi economici.

Ci riguarda quanto accade, e riguarda sia la nostra intelligenza, sia la nostra coscienza, sia i nostri interessi, anche materiali.

Un Governo non puo' prescinderne, a meno di allontanare da se' la qualita' di governo democratico.

E' per la consapevolezza di questi miei interessi che Le chiedo di agire su iniziative precise, e per questo intendo parlare alla Sua intelligenza e alla Sua coscienza digiunando.

- Sto digiunando perche' il Suo Governo trasmetta immediatamente al Tribunale Internazionale sui crimini commessi nella ex-Yugoslavia ogni documento, ogni indizio, ogni prova in suo possesso relativa ai crimini su cui il medesimo Tribunale ha competenza, crimini commessi e crimini in atto. Da cittadino di un paese europeo, da partecipe quale sono e contribuente del paese di cui sono cittadino e della Unione Europea ritengo assolutamente ragionevole che il Suo Governo e i Governi dell'Unione Europea e i governi della comunita' transnazionale abbiano in questi dieci anni acquisito evidenze e prove relative ai massacri compiuti nella ex.Yugoslavia, e ai loro autori e mandanti. Ogni servizio di intelligence minimamente afidabile tra quelli finanziati dai contribuenti possiede indubitabilmente prove ed evidenze, indizi, documenti che possono essere e sono preziosissimi per la Procura presso il Tribunale dell'Aja e per il Tribunale stesso. E l'ordinamento penale interno di questi stessi paesi significativamente sa

nziona con pene gravi e qualifica come reato ogni occultamento di prove e ogni ostacolo frapposto al corso della attivita' giurisdizionale.

- sto digiunando perche', come le 200.000 persone che hanno inoltrato formale denuncia al Tribunale dell'Aja nei confronti di Slobodan Milosevic per crimini contro l'umanita', sono convinto che la incriminazione del dittatore di Belgrado sia l'unica strada per affermare il Diritto e la sua forza, e sarebbe stata e sarebbe capace di fermare i massacri in atto, la pulizia etnica, che molto si fondano sulla persistente legittimazione di Milosevic.

- Sto digiunando per chiederLe di esprimersi con chiarezza relativamente alla volonta' Sua e del Suo Governo di chiedere alla Procura dell'Aja di agire nei confronti di Slobodan Milosevic quale principale responsabile dei massacri in atto e di quelli compiuti nel decennio passato.

- Sto digiunando per affermare la mia convinzione che l'arma piu' efficace, quella dagli effetti piu' duraturi e' la pratica del diritto, del suo rigore.Per questo sto digiunando affinche' il Suo paese sottoscriva o ratifichi immediatamente il Trattato istitutivo del Tribunale Penale Internazionale permanente approvato ad amplissima maggioranza nel luglio scorso al termine della Conferenza di Roma. Per questo mi rivolgo con la mia iniziativa nonviolenta anche al Parlamento del Suo Paese.

- Intendo essere rappresentato. Ho, anche per responsabilita' del Governo del Suo paese, subito una sconfitta; ora intendo che quella sconfitta sia superata dalla volonta' e dalla intelligenza, dalla politica, da una politica capace di rappresentare gli interessi delle persone.

- Sto digiunando in primo luogo per il mio interesse: il mio interesse ad essere rappresentato correttamente dalle istituzioni del mio paese, che sono in primo luogo tenute proprio a rappresentare i miei interessi.

- sto digiunando per il diritto dei cittadini di Serbia e di Montenegro, prime vittime della violenza del regime che li opprime e uccide, e della passivita' degli altri paesi europei.

- Sto digiunando perche' intendo che chi mi rappresenta cessi di imporre sconfitte a chi, come me, pretende dalle istituzioni del suo paese una politica capace di affermare e conquistare, con il diritto alla vita, la vita del diritto, la democrazia, la legalita', il diritto.

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DIGIUNO DAL GIORNO

 
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