Roma, 4 maggio 1999 (- Non crede alla ''democrazia dei sondaggi'', ma ritiene che ''il palazzo'' dovrebbe prestare piu' attenzione per l'opinione pubblica. Che, nel suo caso, l'ha indicata come uno dei piu' accreditati candidati al Quirinale. Emma Bonino, commissario Ue agli aiuti umanitari, pur essendo in questi giorni ''concentrata sul Kosovo'', non nega che l'idea di approdare al Quirinale la solletichi. ''Sono lusingata -dice all'Adnkronos- e grata a tutti coloro che sostengono una mia candidatura. E certo non sono cosi ipocrita da affermare che non m'interessa divenire Presidente della Repubblica; anche se, onestamente, in questo momento sono concentrata sul Kosovo a tempo pieno''. Quanto alle possibilita' reali della sua candidatura, Emma Bonino aggiunge: ''non auspico la democrazia dei sondaggi e, con la procedura attuale, come noto, a votare non e' il popolo ma parlamentari e rappresentanti di regioni. Constato, peraltro, che una eccessiva disattenzione del cosiddetto Palazzo per l'opinione della gente rischia di alla
rgare ulteriormente il fossato tra partecipazione democratica alle istituzioni e i cittadini. Accentuando la percezione, gia' largamente diffusa, per cui la politica non e' piu' 'la vita della Polis', la volonta' di gestire gli interessi di tutti i consociati, bensi' un circolo chiuso, sostanzialmente autoreferenziale, dove alcuni 'lobbisti' negoziano intorno ad un tavolo, tra loro, con le spalle girate al pubblico, gli interessi dei gruppi d'interessi piu' o meno ristretti che rappresentano. E non sempre tutti questi interessi sono legittimi e trasparenti. Mi auguro, dunque, che la classe dirigente si prenda almeno la briga di spiegare, in modo trasparente, le ragioni per cui propone e sostiene un certo candidato anziche' un altro''.