PARLAMENTO EUROPEO. LA DEPORTAZIONE DI OLTRE 840.000 PERSONE GIUSTIFICA AMPIAMENTE L'INCRIMINAZIONE IMMEDIATA DEL PRESIDENTE MILOSEVIC
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS E GIANFRANCO DELL'ALBA, DEPUTATI EUROPEI
Strasburgo, 6 maggio 1999. Nella sua risoluzione sul Kosovo il Parlamento europeo ha fatto proprio un emendamento radicale che afferma che "la deportazione in massa di centinaia di migliaia di kosovari costituisca, al di la delle tante angherie commesse, una base sufficiente - conformemente allo statuto del Tribunale Penale internazionale per la ex Jugoslavia e soprattutto in virtù dei suoi articoli 2, 3, 4, 5 e 7 - per incriminare immediatamente le più alte autorità politiche di Belgrado, cominciando da Slobodan Milosevic".
Dichiarazione di Olivier Dupuis e Gianfranco Dell'Alba, deputati europei (ARE)
"Con questa risoluzione il Parlamento europeo lancia un segnale chiaro a tutti coloro che continuano a nascondersi dietro l'argomento secondo cui il Tribunale non possiede ancora gli elementi materiali che gli permettano d'incriminare i principali responsabili dei crimini commessi in Kosovo. Quest'argomento non è altro che un alibi per non far nulla. Come sarebbe stato un alibi la non incriminazione di Hitler col pretesto che non si conoscevano tutti i responsabili dei campi di sterminio. La deportazione di oltre 800.000 persone - la cui esistenza non è contestata da nessuno (chi lo potrebbe?) costituisce indiscutibilmente, secondo lo statuto del Tribunale, un crimine contro l'umanità. E permette dunque a Louise Arbour di incriminare immediatamente Slobodan Milosevic.
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