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Manfredi Giulio - 6 maggio 1999
KOSOVA: APPUNTI E SPUNTI...

Nella seconda puntata del programma "Morte di una nazione" (titolo sbagliato: la Jugoslavia era, semmai, un insieme di nazioni), fondamentale intervista al leader nazi-fascista Voislav Seselj (attuale vice-premier della Repubblica Serba), che ha dichiarato e ribadito che le sue bande paramilitari che operarono in Croazia e in Bosnia erano armate, addestrate e finanziate da Belgrado; si sapeva, ma fino all'altra sera milioni di persone non l'hanno visto e udito con i loro occhi e le loro orecchie...

Altra notizia interessante: il leader serbo Jovic che dichiara che Milosevic rifiutò di far intervenire l'esercito in Slovenia, tanto lì i serbi erano pochissimi; viene meno, quindi,ogni alibi su "siamo intervenuti per preservare l'integrità della Jugoslavia di Tito"....

La terza puntata del programma (sull'assedio di Sarajevo) andrà in onda lunedì prossimo (RAITRE, ore 20,50).

Ieri sera, invece, a "Pinocchio" (RAI2), intervista del giornalista USA Dan Rather a Mirjana Markovic, moglie di Milosevic. "State facendo pulizia etnica in Kosovo?" "No" (Goebbels diceva: "Menti sempre, sarai credibile!). Molto abilmente, la Markovic ha presentato agli spettatori americani lo spettro del Vietnam: "Quando ero giovane, avevo appeso in camera un manifesto con un soldato americano in Vietnam e sotto la scritta "Why?".

Il riferimento del Vietnam è sbagliato, anche se di poco: quanto accade in Kosova ricorda quanto accadde in Cambogia con Pol Pot....

Sul "Sole 24ore" di ieri, intervista a Kohl, che propone l'adesione dei Paesi dell'ex-Jugoslavia all'Unione Europea: 18 anni fa l'aveva già proposto Pannella, nel 1995 lo propose per la Bosnia il PR....

Sul "Sole24ore" di oggi:

"... Djukanovic: Milosevic criminale di guerra. Milo Djukanovic, presidente del Montenegro che aspira alla secessione dalla Federazione jugoslava, ha dichiarato in un'intervista all'<> che Milosevic <<è finito politicamente, di lui ormai deve occuparsi il Tribunale per i crimini contro l'umanità>>...".

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"... In Germania fra i primi ad occuparsi del problema della ricostruzione in Jugoslavia è stato Norbert Walter, capo economista del gruppo Deutsche Bank, e uno dei più noti esponenti dell'establishment economico tedesco...

D) Che cosa occorre fare, a guerra finita?

C'è l'obbligo morale, e la necessità pratica, di ricostruire quanto è stato distrutto dai bombardamenti aerei. Non si può dichiarare la fine della guerra e non fare nulla. Questa è un'operazione contro Slobodan Milosevic, il suo sistema di potere, i suoi obiettivi, non contro il popolo serbo, che va aiutato a ripartire.

D) A che condizioni?

Una Serbia senza Milosevic...

... D) Quanto costerà?

E' troppo presto per stime credibili. Quando proprio mi è stato chiesto, ho fatto una valutazione complessiva del costo di questa guerra in termini di Pil, e ho detto che alla fine costerà lo 0,5% del Pil europeo di un anno. Lo 0,15 come spesa militare, lo 0,35 per la ricostruzione, articolata tra il 2000 e il 2002. Pagherà soprattutto l'Europa, per la ricostruzione.

D) Quindi lei vede un intervento per riparare i danni della guerra essenzialmente, non un grande piano per i Balcani.

E chi dovrebbe gestirlo, questo grande piano per i Balcani? Non c'è la potenza dominante che abbia la forza di farlo, non in Europa e non è l'Europa in quanto tale che possa farlo, priva ancora di una vera volontà e capacità politica. Gli USA sono troppo lontani. Ci vorrebbe un Metternich, per sistemare nuovi equilibri e far sentire il peso e sopportare i costi di una nuova <> nei Balcani. Ma con Francois Mitterrand scomparso, con Helmut Kohl non più al comando, non vedo oggi in Europa uomini di sufficiente visione, fantasia, forza. Ci sono vari professionisti di buon o discreto livello, nessun fuoriclasse. L'Europa non sa gestire i cambiamenti ai suoi confini, basti pensare ai gravi errori che sta commettendo con la Turchia, all'incapacità di gestire un rapporto costruttivo con un mondo arabo che sta esplodendo demograficamente e un'Europa che si sta svuotando. Per fare dei Balcani un <> in nome della pace e dello sviluppo, ci vuole altro. Oltre ai soldi, che non ci sono. I tre so

cialismi di Francia, Germania e Italia si dissangueranno semmai per un debito pensionistico futuro pari al 150% del PIL cui dovrà far fronte una base di lavoratori sempre più ridotta. Saranno questi i nostri Balcani.".

<>

("Sole 24ore" del 4/5/99)

"Mutui a tasso zero a favore degli enti locali di tutta Italia impegnati nella Missione Arcobaleno. E' il contributo della Cassa depositi e prestiti del ministero del Tesoro promosso dall'Anci, l'associazione dei Comuni. La Cassa metterà a disposizione dieci miliardi di lire (che potrebbero arrivare a 30) a tasso zero in favore di iniziative umanitarie da parte di enti locali e municipalizzate per i profughi del Kosovo.".

La carità pelosa di Ciampi, che nel 1997 mise a disposizione di Milosevic, tramite Telecom, 880 miliardi.....

 
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