Il PE chiede di incriminare immediatamente i responsabili di Belgrado e di organizzare dei ponti aerei
08/05/1999 (Agence Europe)
Il Parlamento europeo, con l'adozione di una risoluzione comune dei gruppi socialista, del PPE, dell'Unione per l'Europa, liberale, dell'Alleanza radicale e di Carnero Gonzales, membro spagnolo della Sinistra unitaria, ha ripetuto la sua condanna della politica di pulizia etnica del presidente Milosevic e il suo appoggio alle iniziative di Kofi Annan e del Consiglio europeo. Peraltro, pur insistendo sull'integrità territoriale del Kosovo il Parlamento ha esortato: - il Consiglio dell'UE a "sostenere l'autonomia del Montenegro"; - il Consiglio e la Commissione a sostenere coloro che, nella Repubblica federale di Jugoslavia, auspicano giungere a una soluzione negoziata del conflitto e avviare un processo di riforme democratiche; - gli Stati membri ad accordare ai disertori dell'esercito della RFJ e agli obiettori di coscienza un permesso di soggiorno temporaneo nell'UE.
La plenaria ha anche approvato (con 188 sì, 183 no e 29 astenuti) un emendamento di Dupuis e Dell'Alba per l'Alleanza Radicale in cui afferma che "la deportazione massiccia di centinaia di migliaia di kosovari costituisce, oltre alle molteplici angherie compiute, una base sufficiente, conformemente agli statuti del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia, e in particolare gli artt. 2, 3, 4, 5 e 7, per incriminare immediatamente le massime autorità politiche e militari di Belgrado, a cominciare da Slobodan Milosevic". Inoltre il PE ha approvato (con 197 sì, 181 no e 30 astenuti) un emendamento del liberale Cars che invita gli Stati membri a "preparare dei ponti aerei di grande capacità che potrebbero essere necessari per trasportare provvisoriamente un gran numero di persone fuori dalla regione" (il Parlamento evidenzia che questa accoglienza di profughi nei paesi dell'UE deve effettuarsi "per via eccezionale e provvisoria"). In cambio, il PE ha bocciato due emendamenti di Hadar Cars in cui approv
a da una parte la preparazione di un invio di truppe di terra e dall'altra propone la costituzione di un protettorato internazionale nel Kosovo, e un emendamento dei Verdi in cui chiede al Consiglio dell'UE di esercitare delle pressioni sulla NATO perché sia sospeso nel Kosovo l'impiego di armi con l'uranio impoverito.