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Conferenza Partito radicale
Manfredi Giulio - 14 maggio 1999
Sul supplemento ordinario alla G.U. del 20 aprile è stata pubblicata la legge 29 marzo 1999, n. 99 "Ratifica ed esecuzione dell'accordo tra il Governo italiano ed il Governo macedone sulla mutua promozione e protezione degli investimenti, con protocollo, fatto a Skopje il 26 febbraio 1997".

Dal "Sole 24ore" di oggi:

"... Sempre più alta, intanto , la tensione tra Serbia e Montenegro. Il partito del primo ministro federale Momir Bulatovic, uno degli uomini più vicini a Milosevic, ieri ha avanzato la richiesta di impeachment per il presidente montenegrino Milo Djukanovic che due giorni fa si era recato in visita ufficiale a Bonn. L'accusa è di <>. La sua visita in Germania, Paese <>, rappresenta secondo il partito socialista popolare una <>.

Il braccio di ferro tra Belgrado e Podgorica, in atto da tempo, si è acuito in seguito al rifiuto della piccola Repubblica montenegrina di accettare lo stato di guerra decretato dai vertici della Federazione e di sottomettere la polizia del Montenegro all'esercito federale jugoslavo. La leadership montenegrina inoltre non si è discostata, nonostante i raid Nato abbiano colpito ripetutamente il suo territorio, dalla linea filo-occidentale che contraddistingue la politica di Djukanovic che ieri ha nuovamente definito Milosevic <>.

Grazie a questa linea il Montenegro, anche se non è riuscito a evitare gli attacchi alleati contro le postazioni dell'armata jugoslava presenti nel suo territorio, quanto meno non è stato colpito dalle nuove sanzioni economiche internazionali contro Belgrado. Embargo che coinvolge personalmente la business community serba. Ieri l'agenzia indipendente Vip ha pubblicato la lista degli esponenti della leadership belgradese, a comnciare dalla famiglia Milosevic e da tutti i suoi ministri, ma anche molti uomini d'affari cui l'Ue ha deciso di non rilasciare visti di entrata (in tutto più di 300 persone). La decisione della UE è stata immediatamente riconosciuta da quasi tutti i Paesi dell'Europa centro-orientale, compresi quelli confinanti con la Serbia, a eccezione della Macedonia. L'isolamento di Belgrado dunque cresce.

Non è chiaro se il decreto di introduzione del visto per i cittadini italiani varato ieri dal Governo federale jugoslavo sia una risposta al provvedimento deciso da Bruxelles. L'Italia era uno dei pochissimi Paesi occidentali i cui cittadini fino a ieri potevano entrare liberamente in Jugoslavia..".

Una delle prime iniziative della campagna elettorale della Lista Bonino potrebbe essere rivolta al Governo italiano e al Governo dell'Unione Europea affinchè rafforzino il sostegno al governo del Montenegro... Dopo Rugova, anche Djukanovic a Roma (e a Strasburgo)!

 
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