Agence Europe, martedì 18 maggio 1999
La Presidenza tedesca dell'UE ha pubblicato una dichiarazione nella quale si afferma che nell'ambito dell'applicazione delle sanzioni dell'Unione contro la Rfy, gli Stati membri accettano che le navi battenti bandiera comunitaria e sospettati di trasportare materiale proibito in Yugoslavia siano fermate e perquisite da navi di altri paesi dell'UE o, se questi ultimi sono d'accordo, da navi di altri paesi che partecipano alle operazioni della NATO. Inoltre il deputato europeo Olivier Dupuis (membro belga di Alleanza radicale), segnalando quanto affermato da "Le monde" il 13 maggio scorso, sull'esistenza di un "direttorio" formato da Washington, Londra, Bonn e Parigi che dirige la crisi del Kossovo, ha chiesto al governo italiano se "questo stato di fatto nasce da un auto esclusione dell'Italia" o da una esclusione voluta da "alcuni alleati". Infine, il Presidente Milosevic si è rifiutato di ricevere Mary Robinson, Commissario dell'ONU ai diritti umani che si è detta amareggiata dal rifiuto dichiarando che avr
ebbe voluto parlare anche dell'impatto dei bombardamenti sulla popolazione serba e dell'emergenza di un "razzismo anti-serbo".