Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 07 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Nibbi Giuseppina - 28 maggio 1999
AREZZO, 27 MAGGIO 1999

LIBERAPERTA

Associazione politica libertaria e liberale

COMUNICATO STAMPA

EMMA BONINO PER GLI STATI UNITI D'EUROPA

ELEZIONI EUROPEE E INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC

GIOVEDI' 27 MAGGIO AD AREZZO INCONTRO-DIBATTITO CON OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE TRASNAZIONALE E PROMOTORE DELLA CAMPAGNA PER L'INCRIMINAZIONE DI MILOSEVIC

PRESENTAZIONE DELLA LISTA BONINO PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO EUROPEO

Arezzo, lì 27 maggio 1999

Giovedì 27 maggio 1999 presso il Bomiz Bar di Arezzo si è tenuto un incontro con il deputato europeo Olivier Dupuis segretario del Partito Radicale e capolista della Lista Emma Bonino per le elezioni europee.

Nel corso della conferenza-dibattito sono stati discussi i più importanti temi politici europei, sui quali la Lista Emma Bonino, unica tra i partiti in Italia, ha incentrato la campagna elettorale.

L'Europa, e con essa l'Italia, devono cambiare radicalmente strada se vogliono far funzionare il mercato, creare posti di lavoro, affrancare l'Unione Europea dalla sua condizione di "nano politico", mostrata una volta di più nella tragedia del popolo kosovaro. Il processo di integrazione seguito sin qui, ha portato l'Unione sin dove poteva portarla. Ora c'è bisogno di politica, di federalismo, c'è bisogno di mettere mano alle istituzioni comunitarie al cui centro deve stare il Parlamento Europeo con un Presidente dell'Unione eletto direttamente dai cittadini e un Governo Europeo responsabile.

Occorre dotare l'Europa di una politica estera e di un esercito comune. Occorre istituire una vera e propria Unione Diplomatica e Militare (UDM) fissando, come è stato fatto per l'Unione Economica e Monetaria, obiettivi precisi e scadenze vincolanti.

La pressione fiscale nell'unione Europea è pari al 46,4% del PIL contro il 35,4% degli Usa. E nonostante tutto i cittadini "poveri' sono percentualmente gli stessi al di qua e al di là dell'oceano. E il modello sociale europeo, di cui molti sono così fieri, che deve essere radicalmente mutato. Tasse e contributi stanno soffocando l'economia europea. Ancor più quella italiana, che cresce ad un ritmo di gran lunga inferiore a quelle degli altri paesi dell'Unione. E' necessario stabilire un obiettivo di contenimento della pressione fiscale: un massimo del 35% sul Pil come negli Stati Uniti, entro cinque anni. E possibile, grazie ad un nuovo contratto sociale tra Stato e cittadini, con lo Stato che fa cento passi indietro e i cittadini che diventano sempre più liberi e responsabili delle proprie scelte in tutti i campi che oggi sono monopolio pubblico, a partire dalla previdenza e dalla sanità.

In Italia ed in Europa lo strapotere sindacale impone leggi che determinano un mercato del lavoro rigido e inadatto all'economia moderna, ostacolano il rapporto tra imprenditori e lavoratori scoraggiando le assunzioni. Soltanto con una legislazione sul lavoro liberale e "antiproibizionista" l'Europa in generale e l'Italia in particolare, potranno rispondere alla richiesta di nuovi posti di lavoro di decine di milioni di disoccupati.

L'incriminazione di Slobodan Milosevic e di altri responsabili del regime di Belgrado è un notevole passo avanti per una soluzione di pace nei Balcani basata sulla giustizia anziché sullo spasmodico tentativo di trattare con il dittatore diretto responsabile della guerra nella ex-Jugoslavia. E un successo dell'azione dei radicali, che, con Marco Pannella e Emma Bonino, da quindici anni si sono battuti per assicurare alla giustizia internazionale tutti i criminali di guerra attraverso l'istituzione del Tribunale ad hoc per i crimini in ex-Yugoslavia e la promozione del Tribunale Permanente per i crimini contro l'umanità e che hanno raccolto oltre 200.000 firme su una appello internazionale per l'incriminazione di Milosevic.

Chissà se la "cauta tiepidezza" del ministro degli esteri Dini, che, pur di offrire un sostegno al dittatore serbo, è riuscito perfino ad esprimere qualche posizione in politica estera, sia pure in contrasto con il suo Presidente del Consiglio, si spingerà fino a non voler capire che il Tribunale dell'Aja, con l'incriminazione, non ha solamente formalizzato un atto giurisdizionale, ma ha sancito un vero punto di non ritorno per qualsiasi trattativa diplomatica.

Occorre che la comunità internazionale si decida ad entrare in azione per assicurare l'unico requisito per la pace, la giustizia, e che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU dia mandato ad una forza internazionale per l'immediato arresto degli incriminati dalla Procuratrice Arbour e per porre fine ai crimini contro l'umanità commessi in Kosovo".

Emma Bonino, il miglior ministro che l'Europa abbia avuto negli ultimi cinque anni, ha messo al centro della sua politica i valori della civiltà europea, è una lucida ed affidabile interprete dello scenario politico internazionale. Con lei e con le sue liste l'Italia profonda, tenace, non rassegnata, che con i radicali ha saputo imporre grandi riforme di civiltà e di libertà ad una classe politica che nemmeno voleva sentirne parlare, potrà combattere, e vincere, la battaglia per gli Stati Uniti d'Europa.

LIBERAPERTA

Via De Gasperi 6/2 - 52100 Arezzo - tel. 0575 901750 - 295672

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail