Roma, 11 giugno 1999
La Lista Emma Bonino continuerà a non collaborare con le due grandi aziende audiovisive di regime, RAI-TV e MEDIASET, rifiutando di concedere interviste e di partecipare alle loro trasmissioni, fino a quando non assolveranno alle funzioni di una corretta informazione. In particolare la "Lista Emma Bonino" non parteciperà stasera agli "Appelli elettorali", oscenamente degradati per collocazione e per contesto, per le congiunte responsabilità della RAI-TV e della Commissione Parlamentare di Vigilanza, organo sempre più partitocratico anch'esso.
La Lista Emma Bonino denuncia, anche all'autorità giudiziaria, ben sapendo che la Procura della Repubblica di Roma garantisce oggi come da decenni l'impunità e la continuazione indisturbata di gravissimi reati da parte della RAI-TV, denuncia la falsificazione della dolorosa e gravissima decisione cui ha dovuto giungere la Lista stessa, da parte della RAI-TV (come di MEDIASET), che ne ha approfittato con l'estremo insulto di attribuire alla Lista la responsabilità di una accentuata, totale censura sulle sue attività e sulle sue prese di posizione di questi giorni.
Noi abbiamo semplicemente rifiutato di collaborare alle disinformazione della RAI-TV con "interviste" da taxi-girls o da taxi-men, come altri. RAIUNO, in particolare, ha in questa occasione dimostrato la sua totale assenza di dignità, di capacità e di deontologia professionale.
Partito Radicale, Lista Emma Bonino, Associazione Nazionale Lista Marco Pannella, Radio Radicale e altri soggetti dell'area, si riuniranno domenica, lunedì, martedì 13, 14 e 15 giugno a partire dalle ore 20 di domenica 13, in seduta chiusa alla stampa sia audiovisiva, sia "scritta" per assumere tutte le decisioni adeguate e urgenti per affermare il diritto e i diritti fondamentali del cittadino italiano contro un regime che li nega sempre più ferocemente, con l'alibi delle risse, liti, e riti fra le tante componenti del monopartitismo imperfetto dominante.