Il "Sole 24ore" di oggi pubblica un'intervista al ministro degli Esteri Lamberto Dini <>:D.- "Alcuni Paesi come Francia e Germania non sono disposti ad aiutare la Serbia fintanto che Milosevic rimarrà al potere. Qual è la posizione italiana?
R. - L'Italia seguirà le direttive che sarannoo concordate in seno all'Unione europea. Certamente dobbiamo incoraggiare i partiti democratici che esistono in Serbia a riprendere vigore e far sì che sia il popolo serbo a decidere il futuro politico di Milosevic e del suo Governo. Nel frattempo difficilmente la Serbia potrà contare in tempi rapidi su aiuti necessari per la ricostruzione, salvo la dimensione umanitaria. Per il resto il progresso della democrazia sarà determinante...
D. - Che fine faranno gli investimenti di imprese italiane nella ex Jugoslavia come quello del gruppo Telecom nella telefonia?
R. - L'invstimento di Telecom per la rete serba è stato fatto sulla base di un calcolo economico. Vi saranno stati danni per la guerra ma i telefoni dovranno funzionare anche in Serbia. Comunque non credo che ci saranno vincoli per i privati che vorranno ancora investire nella Serbia ma sarà lenta l'erogazione di aiuti pubblici a Belgrado...".
In un altro articolo dal titolo <>, leggo:"... Intanto, il ministero degli Esteri ha disposto la riapertura dell'ufficio di cooperazione a Pristina dove, a partire da domenica, arriveranno i primi esperti italiani che avranno il compito di valutare i danni alle infrastrutture per poi formulare delle proposte...".
Russi permettendo......