CINA-TIBET: GLI STATI UNITI HANNO RIBADITO LA LORO OPPOSIZIONE AL PRESTITO (334 MILIONI DI DOLLARI) DELLA BANCA MONDIALE ALLA CINA PER UN PROGETTO CHE PREVEDE IL TRASFERIMENTO DI 60.000 NUOVI COLONI CINESI IN TERRITORIO TIBETANO. QUALE SARA' LA POSIZIONE DELL'UNIONE EUROPEA?
DICHIARAZIONE DI OLIVIER DUPUIS, SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE E DEPUTATO EUROPEO
Roma, 24 giugno 1999. Lawrence Summers, il futuro segretario al Tesoro americano, ha ribadito che gli Stati Uniti si opporranno, in seno al Consiglio della Banca Mondiale, alla concessione di un prestito di 334 milioni di dollari alla repubblica Popolare di Cina. Questo prestito finanzierebbe un progetto che prevede il trasferimento in territorio tibetano di 60.000 nuovi coloni cinesi.
Dichiarazione di Olivier Dupuis, segretario del Partito Radicale e deputato europeo:
"La presa di posizione degli Stati Uniti sulla questione del prestito alla Cina è particolarmente benvenuta. Arriva infatti in un momento in cui rischiamo di assistere ad una deriva della Banca Mondiale che la vedrebbe diventare complice attiva di gravi violazioni dei diritti umani. Ma, soprattutto, si verifica in un momento in cui, in seno alle cancellerie di paesi membri dell'Unione europea, si fa sempre più forte la tentazione di cedere, ancora una volta, alle sirene del cosiddetto eldorado cinese, senza esitare, per far questo, a sacrificare i principi che reggono l'attribuzione dei prestiti della Banca Mondiale. Speriamo che questo opportuno richiamo a principi elementari da parte degli Americani sarà più forte dell'indiscutibile fascino dei governi europei per i fasti e per i tappeti rossi dell'ultimo impero comunista".
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