Alliance Radicale Européenne
Rue Wiertz 60
1047 Bruxelles
Torino, 3/7/1999
oggetto : Emma Bonino
Ho letto oggi la pagina pubblicitaria su "Le Monde, pagata dal Partito radicale Transnazionale, che credo sia costata un mucchio di soldi, (sicuramente qualche milione di lire italiane) e per un Partito che solo recentemente ha dovuto contestare a Berlusconi a mezzo ingiunzioni legali e uscieri preposti al pignoramento dei beni, il pagamento delle quote dovute per l'appoggio datogli nelle precedenti elezioni, non mi sembra sforzo da poco.
O vi siete già dimenticati Tutto?
Nessuno contesta la validità del ruolo svolto dalla Bonino, attiva, energica e autonoma donna piemontese, come commissario europeo per il governo di centro destra, nominata da Berlusconi.
Ma ora al governo c'è il centrosinistra di D'Alema che giustamente nomina per questa funzione chi è più consono ai suoi principi e alle sue direttive.
Non si vede perché dovrebbe appoggiare Emma Bonino, che attualmente e come motivo di battaglia per i referendum del partito radicale adotta le tesi della liberalizzazione selvaggia del mercato del lavoro, ponendosi contro i sindacati confederali e i lavoratori dipendenti che rappresentano il nerbo degli elettori di centro-sinistra e agendo obiettivamente come cavallo di Troia per un futuro governo Berlusconi. Più che liberista, liberticida, alla maniera della signora Thatcher.
quanto poi a "Emma for President", un po' di modestia non guasterebbe.
Come dicono a Milano: "Ofellée fa el tò mestée".
Secondo me la Bonino ha fatto male a rinunciare al posto di Rappresentante speciale del Segretario Generale dell'ONU nel Kosovo, dove avrebbe affinato e allargato le sue doti di valida organizzatrice che nessuno le nega.
Cordiali saluti,
Alessandro Novellini
Via Borgo Dora 28
10152 Rorino - Italie