Roma, 28 luglio 1999
PREMESSO CHE:
-dal 1 luglio è in corso la campagna di raccolta di firme per 20 referendum popolari abrogativi, ai sensi dell'art.75 della Costituzione ed in applicazione della legge 25 maggio 1970 num.352 e successive modificazioni;
-in base alla legge 28 aprile 1998 num.130 e all'art.4 della legge 30 aprile 1999 num.120, è stato esteso il novero dei soggetti titolari del potere di autentica delle firme (notai, giudici di pace, cancellieri e collaboratori delle cancellerie dei Tribunali e delle Preture, Segretari delle Procure della Repubblica, Presidenti delle Province, Sindaci, Assessori comunali e provinciali, Presidenti dei Consigli comunali e provinciali, Presidenti e vicepresidenti dei Consigli circoscrizionali, Segretari comunali e provinciali, funzionari incaricati dal Sindaco e dal Presidente della Provincia, Consiglieri comunali e provinciali che comunichino la propria disponibilità al Sindaco e al Presidente della Provincia);
-con una circolare telegrafica del 22 luglio scorso, il Ministero degli Interni ha informato i Prefetti che -a seguito di un'interpretazione del Ministero di Grazia e Giustizia- i Consiglieri comunali e provinciali, i Segretari comunali e provinciali, i notai, i giudici di pace, i Segretari delle Procure, i Presidenti delle Province, i Sindaci, gli assessori e i funzionari comunali incaricati "possono, purché nell'ambito territoriale della propria attività, autenticare la firma di qualsivoglia cittadino, indipendentemente dal Comune di iscrizione elettorale del cittadino stesso";
-oggi e domani, 28 e 29 luglio, il Comitato promotore dei referendum ha organizzato due giornate di mobilitazione straordinaria, i "Referendum days", con la presenza di più di 500 punti di raccolta di firme in tutta Italia, e di centinaia di militanti referendari impegnati, soprattutto in prossimità delle sedi comunali, ad informare i cittadini sulla possibilità di sottoscrivere i referendum;
-in base ad una ricerca a campione curata dal Comitato promotore dei referendum, in 167 Comuni fra i 759 interpellati nella giornata di ieri, 27 luglio, è stata riscontrata la materiale impossibilità di sottoscrivere i quesiti referendari;
-in base alla stessa ricerca, nella quasi totalità dei casi, i funzionari comunali hanno esplicitamente dichiarato di ignorare il contenuto della circolare del Ministero degli Interni del 22 luglio, e di essere tuttora intenzionati ad impedire ai cittadini non residenti di sottoscrivere i quesiti;
-in numerosi casi si è riscontrata l'assoluta incertezza degli orari di apertura e di chiusura degli uffici comunali;
-il Comitato promotore, nella sola mattinata di oggi, 28 luglio, ha ricevuto centinaia di segnalazioni telefoniche da parte di cittadini a cui è stato impedito di sottoscrivere i referendum nelle Segreterie comunali e in quelle provinciali;
-sempre nella mattinata di oggi, 28 luglio, numerosissimi sono stati anche i casi di militanti referendari allontanati dalle zone antistanti le sedi comunali;
-che si va dunque realizzando in modo massiccio e sistematico un vero e proprio attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, ai quali è sostanzialmente impedito l'esercizio del diritto costituzionale
a sottoscrivere i referendum;
SI CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E AL MINISTRO DEGLI INTERNI DI SAPERE:
-quali misure intendano con assoluta urgenza adottare perché tutti i soggetti titolari del potere di autenticare le firme siano effettivamente messi a conoscenza del contenuto della circolare telegrafica del Ministero degli Interni del 22 luglio scorso;
-quali misure intendano con assoluta urgenza adottare per verificare che, a conoscenza avvenuta, i titolari del potere di autentica provvedano a dare piena attuazione ai contenuti della circolare stessa;
-quali misure intendano con assoluta urgenza adottare affinché cessino tutte le difficoltà, gli ostacoli e gli impedimenti che i cittadini stanno riscontrando presso le Segreterie comunali;
-quali misure intendano con assoluta urgenza adottare affinché cessi l'immotivato allontanamento dalle zone antistanti le sedi comunali dei militanti impegnati ad informare i cittadini sulla possibiltà di sottoscrivere i quesiti referendari;
-di disporre con assoluta urgenza tutte le misure necessarie affinché la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, in orari e con modalità tali da assicurare un'effettiva e capillare diffusione della notizia, dia ampia e tempestiva informazione delle novità legislative ed interpretative recentemente intervenute in materia referendaria, in modo che i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni siano da subito messi in condizione di esercitare pienamente i loro rispettivi diritti e doveri.
In allegato, i dati della ricerca a campione curata dal Comitato promotore dei referendum.