ONU/MACEDONIA: IL PR CHIEDE DI SOLLECITARE LA MACEDONIA A RICONOSCERE UGUALI DIRITTI A TUTTI I PROPRI CITTADINI

Ginevra, 18 agosto 1999 - La delegazione del Partito Radicale Transnazionale è ieri intervenuta per la terza volta alla Sottocommissione ONU per le minoranze con una dichiarazione riguardante il problema della coabitazione interetnica in Macedonia.

Il Partito Radicale ha sottolineato che, nonostante l'impegno e gli sforzi del Governo del Primo Ministro Georgievski, il problema degli uguali diritti per tutte le componenti della Macedonia rimane praticamente irrisolto. Le discriminazioni contro gli albanesi di Macedonia sono tuttora presenti a ogni livello della società, dalle scuole e dalle università all'amministrazione statale e all'esercito.

"Secondo le statistiche - ha dichiarato Olga Cechurova del Partito Radicale - gli albanesi costituiscono un terzo della popolazione della Macedonia ma rappresentano solo il 3 % sul totale del pubblico impiego. Per esempio, al Ministero della Difesa della Repubblica di Macedonia sono presenti 569 soldati macedoni e un solo soldato albanese, il personale è per l'87,8 % macedone e solo per il 3,49 % albanese. Situazioni simili si ritrovano in altri Ministeri e istituzioni, malgrado le promesse fatte dalla Macedonia alla comunità internazionale.

Siamo convinti che la soluzione per prevenire i conflitti nei paesi multietnici stia nel principio della democrazia consensuale.

Il Partito Radicale - ha concluso Olga Cechurova - chiede pertanto a questa sessione della Sottocommissione di prendere tutte le misure necessarie per incoraggiare la Macedonia a riconoscere nelle leggi e nella pratica uguali diritti per tutti i propri cittadini."

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