Roma, 19 ago. ' 99 - Ancora una volta l'Italia e' in prima fila nella campagna per l'abolizione della pena di morte. Questa volta l'obiettivo sono alcuni paesi caraibici dai quali si cerca di ottenere il sostegno alla risoluzione per la moratoria delle esecuzioni che l'Unione Europea presenterà all'Assemblea Generale di quest'anno all'Onu a New York, dopo anni di iniziative italiane ed europee.
· La delegazione che dal 23 al 30 agosto si recherà in missione nei Caraibi sarà
guidata dal vice Presidente della Commissione Esteri della Camera on. Enzo Trantino, e composta dall'Ambasciatore Claudio Moreno, Presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani, dai rappresentanti di Nessuno tocchi Caino Sergio D'Elia (segretario) e da Elisabetta Zamparutti (responsabile delle iniziative in sede Onu). La delegazione incontrerà Capi di Stato, Ministri degli Esteri e della Giustizia e rappresentanti dei Parlamenti di Barbados, Saint Lucia, Grenada e Trinidad & Tobago, paese quest'ultimo, che più di ogni altro pratica la pena di morte (dopo il '94, quest'anno ha ripreso le esecuzioni giustiziando dieci persone) e che, insieme alla Giamaica, guida il processo di dissociazione dagli organismi e dai trattati internazionali che offrono maggiori garanzie per i condannati e limitano l'uso della pena di morte.
La Giamaica sara' l'ultima tappa della missione. Lunedì 30 agosto i rappresentanti di Nessuno tocchi Caino entreranno nel braccio della morte della capitale Kingston, per visitare i 55 condannati detenuti. La ripresa imminente delle esecuzioni come risposta all'emergenza criminalita' (in Giamaica non si eseguono sentenze capitali da oltre dieci anni) e' l'allarme lanciato dalle organizzazioni per i diritti umani e raccolto da Nessuno tocchi Caino. Le esecuzioni programmate sono state gia' piu' volte rinviate grazie alle pressioni internazionali.
L'ultimo condannato in Giamaica per cui è stato emesso l'ordine di esecuzione è Joseph Thomas, accusato di omicidio.
· In Pakistan dal 24 al 28 agosto Nessuno tocchi Caino (Alessandra Filograno) e
i parlamentari Marco Taradash e Enzo Fragala' incontreranno i detenuti italiani nelle carceri di Rawalpindi e Lahore. La missione ha l'obiettivo prioritario di scongiurare la condanna a morte di Virginia G., la donna romana arrestata il mese scorso a Islamabad per possesso di eroina, reato per il quale in Pakistan e' prevista la pena capitale e sul cui caso sono gia' state presentate numerose interrogazioni parlamentari.
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