(ANSA) - ROMA, 27 AGO - "La politica dell'Unione europeanei confronti delle autorità russe è stata di fatto un
incoraggiamento a malversazioni di ogni tipo ed ha, quindi,
consentito a quelle mafie che si è sempre preteso, spesso con
enfasi, di voler combattere, di rafforzarsi oltre ogni misura":
lo ha detto oggi in un comunicato il segretario del Partito
radicale e deputato europeo Olivier Dupuis, commentando "le
cifre dello scandalo russo delle frodi di cui sono stati oggetto
i prestiti internazionali alla Russia.
Secondo Dupuis, "il contesto nel quale si inserisce lo
scandalo corrisponde a ben altro che alla somma dei prestiti del
Fmi" e "corrisponde probabilmente per difetto alle cifre date
da alcune agenzie internazionali, 140 miliardi di dollari,
ovvero al totale delle somme che, dal 1993 al 1998, sono
'uscite' dalla Russia per essere investite nel resto del mondo
in attività e settori la cui liceità è del resto tutta da
verificare".
"L'unione europea, i suoi stati membri - accusa Dupuis - non
solo continuano a mantenere un silenzio garbato quanto assoluto,
ma soprattutto continuano a rifiutare di esigere come
contropartita ai prestiti erogati l'assuzione di prese di
partecipazione (con i poteri di controllo e quindi di biona
gestione che ne derivano) di imprese europee nei principali
organismi bancari, finanziari e industriali russi". (ANSA)