("Sole 24ore" dell'11/11/99)"Sono 2.108 i cadaveri finora esumati nel Kosovo. Lo ha comunicato il procuratore del Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini di guerra nell'ex-Jugoslavia. Carla Del Ponte, in un rapporto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I corpi sono stati estratti da 159 delle 529 fosse comuni di cui la Corte ha notizia."
<>("Sole 24ore" del 10/11/99)
"WASHINGTON - In preparazione del summit Osce di Istanbul dove la settimana prossima sarà proclamata una carta per la sicurezza europea, il ministro degli Esteri italiano, Lamberto Dini, e il segretario di Stato Madeleine Albright hanno concordato sulla necessità di sbloccare la situazione in Kosovo e in Serbia <>.L'obiettivo di fondo resta quello di dare maggiore credibilità all'opposizione, di convincere Milosevic a indire elezioni e di poter eliminare una volta per tutte le sanzioni imposte alla fine della guerra. Resta il fatto che, sia per percezione italiana che americana, Milosevic in questo momento non intende mollare la presa e non esiterà a mettere allo stremo la sua popolazione nell'imminenza di un inverno durissimo per dimostrare all'Occidente di aver spinto troppo in là le sue rivendicazioni.
Proprio per questo nel corso delle conversazioni è prevalsa la linea di poter far pervenire aiuti in forniture petrolifere e di carburante in deroga alle sanzioni e con l'obiettivo di aiutare e dare credibilità proprio alle forze di opposizione: la Albright e Dini hanno concordato di stringere i tempi per identificare alcune delle principali città serbe guidate da sindaci che appartengono ai partiti dell'opposizione alle quali far pervenire carburante e combustibili. Il rischio è che Milosevic rivendichi quest'apertura dell'Occidente come una vittoria personale con l'obiettivo di rafforzare la sua posizione visto che il suo mandato non scadrà comunque fino al 2002.
Dini ha cercato di fornire una relazione dettagliata delle sue più recenti impressioni sulla situazione nella regione al segretario di Stato con l'obiettivo di identificare alcune priorità per restituire una stabilità non soltanto alla Serbia, ma all'intera regione. Il ministro degli Esteri italiano ha sottolineato come la mancata navigabilità del Danubio, per esempio, metta in crisi Paesi come Austria, Ungheria, Romania.
Il ministro degli Esteri ha anche sottolineato quanto importante sia la centralità economica della Serbia e come l'intero processo di ricostruzione debba puntare a una ricostituzione delle dinamiche economiche regionali. Il fatto che il Montenegro per esempio abbia deciso di adottare il marco tedesco come moneta interna rischia di creare squilibri <>, ha detto Dini. (Mario Platero)".