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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Sergey - 19 novembre 1999
DROGA/PENA DI MORTE: DOPO LUZHKOV, ROSSEL' INVITA LA RUSSIA A USCIRE DAL CONSIGLIO D'EUROPA.
UN ALTRO "INGHIOTTITORE DEI PICCOLI LUCHERINI" E' APPARSO NELLA NOSTRA

CITTA' DI GLUPOV

Mosca, 12 ottobre 1999 - Dichiarazione di Nikolaj Khramov, coordinatore del Partito Radicale Transnazionale per la Russia:

"L'iniziativa, lanciata la settimana scorsa dal Governatore di Sverdlovsk Rossel', di organizzare nel suo feudo un referendum regionale sull'introduzione della pena di morte in tutta la Russia per la diffusione della droga, puo' suscitare non tanto l'indignazione quanto un sorriso amaro e stanco. Non ha senso parlare per l'ennesima volta dell'ignoranza stridente dell'ennesimo autore di simile idea - tanto forsennata quanto sanguinaria. Non ha senso esprimere, per l'ennesima volta, il ribrezzo per la prospettiva di vedere la Russia tra i paesi come la Cina, l'Iran e i sultanati asiatici che impiccano le turiste straniere per uno spinello trovato dalla dogana nella tasca dei loro zaini. Non ha senso provare per l'ennesima volta che i provvedimenti draconiani per l'irrigidimento della politica proibizionista per la droga non servirebbero che a quelli che oggi tengono sotto il loro assoluto e incontrastato controllo le droghe "proibite" - cioe' alla narcomafia (o, meglio, alla mafia narcomiliziana). Non ha senso

indicare, per l'ennesima volta, che con l'incontrastato controllo delle sostanze proibite da parte della mafia, in pratica ogni tossicodipendente inevitabilmente diventa spacciatore della droga all'interno dell'attuale sistema del "multilevel marketing" che ha gia' dimostrato la sua terribile efficacia.

Dopo Luzhkov che aveva proposto alla Duma il disegno della legge - antipopolare, antigiovanile, antiscientifico e antiumano - sulle modifiche al Codice Penale; Luzhkov che aveva proposto la pena di morte per chi spaccia le sostanze proibite e la reclusione in carcere di due anni per chi le consuma (mentre un giovane russo su quattro consuma oppure almeno una volta ha assaggiato le sostanze proibite); sugli orizzonti sterminati della nostra cittá' di Glupov* e' apparso un altro governatore che ha l'intenzione di stupire il mondo con uno straordinario assassinio. Intanto, probabilmente questo suo assassinio elettorale finira' con il fatto che signor Rossel' inghiottira' un piccolo lucherino'" e si calmera'. Non solo perche' l'organizzazione di un referendum regionale per discutere un problema di importanza nazionale sembri difficile.

Un'altra cosa e' piu' importante: Rossel' che segue l'inghiottitore dei lucherini nella capitale, Luzhkov, e propone di introdurre la pena di morte, non solo dimostra urbi et orbi la sua primitiva barbarie, ma, in sostanza, propone al referendum regionale la questione dell'uscita della Russia dal Consiglio d'Europa - visto che l'abolizione della pena di morte entro quest'anno e' condizione indispensabile dell'adesione russa e diversi luzhkov e rossel' lo sanno bene. Certo, e' piu' comodo governare a Glupov senza nessun Consiglio d'Europa, ma e' poco probabile che questa lieta prospettiva possa spingere i nostri legislatori a prendere sul serio il ruggito cavernoso che proviene da Ekaterinburg.

Il colossale problema della droga puo' essere risolto solo in un modo: legalizzando le droghe, togliendole dal controllo della mafia e stabilendo un effettivo controllo delle droghe da parte dello Stato di diritto. Per raggiunger queso obiettivo, bisogna fare almeno tre passi concreti: legalizzare completamente la produzione, la vendita e la distribuzione delle droghe leggere - la cannabis ed i suoi derivati, meno nocivi dei legali alcool e tabacco; abolire qualsiasi responsabilita' per il consumo personale di qualsiasi sostanza; organizzare, secondo l'esempio della Svizzera, il sistema della distribuzione controllata dell'eroina tra gli eroinomani sotto il controllo medico. I radicali e gli altri antiproibizionalisti ne parlano da tempo. Negli ultimi tempi quest'idea sta diventando sempre piu' evidente per medici, economisti, avvocati e semplici cittadini di tutto il mondo. Ma, ahime', non per i politici russi".

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*La cittá' di Glupov ("Stupido") - simbolo di un secolo di storia russa nella Storia di una cittá' di Mikhail Saltykov-Scedrin - ndt.

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