Strasburgo, 18 novembre 1999
DIBATTITO SUL PIANO D'AZIONE DI LOTTA ALLA DROGA INTERVENTO DI MAURIZIO TURCO
Turco (NI). - Signor Presidente, come ha ricordato la relatrice, la Commissione europea sostiene che, per il piano di azione e di lotta contro la droga del periodo 1995-1999, né gli strumenti normativi né i programmi sono stati oggetto di una valutazione sufficiente. E' quindi impossibile determinare in quale misura gli obiettivi fissati siano stati realizzati. Dato che stiamo parlando di lotta contro la droga, la comunicazione della Commissione non si trova all'ordine del giorno della Corte dei conti o magari dell'OLAF, ma appunto di questo Parlamento. Quindi, cari colleghi, al di fuori di qualsiasi logica, vi apprestate a riconfermare per i prossimi cinque anni le strategie del piano precedente. Sarete tutti d'accordo - destra come sinistra perché quando si parla di droga vi limitate ad avere delle semplici divergenze di opinioni, e nessun gruppo ha il coraggio di proporre strategie alternative. La stragrande maggioranza di voi, infatti, quando si parla di droga, rinuncia ad essere persona di governo che
, di fronte ad un problema, cerca di risolverlo e, se la soluzione non ottiene effetti positivi o è controproducente, come in questo caso, cambia politica. Voi non volete prendere in esame la possibilità di cambiare la politica proibizionista sulle droghe perché imponete come scelte politiche scelte e convinzioni morali che attengono alla coscienza di ogni individuo. Su questo tema, insomma, impedite un dibattito vero, scientifico, laico, scegliendo un'impostazione etica che si rivela frustrante, impotente e fallimentare: fallimento che cercate di giustificare con la mancanza di risorse finanziarie. Ma quanto costerebbe eliminare il traffico di droga, traffico che secondo le Nazioni Unite rappresenta l'8 per cento degli scambi mondiali? Vi rifiutate di fare una valutazione costi/efficacia perché dovreste ammettere che con la vostra politica avete dato in monopolio alla criminalità il controllo della produzione e del commercio di alcune sostanze. Tutto ciò non mi meraviglia: in questo secolo sono riuscite ad
imporsi per anni cose folli e incomprensibili come nazismo, fascismo e comunismo. Resiste ancora il proibizionismo sulle droghe: questa follia etica, disumana e antiscientifica.