" Secondo il ministro Matic, il gruppo ha iniziato la sua attività terroristica ai tempi della guerra in Bosnia, per proseguirla recentemente nel Kosovo. Jugoslav Petrusic, detto Dominik, di nazionalità jugoslava, Slobodan Orasevic, jugoslavo, Branko Mlako e Rade Petrovic, della Republika Srpska il secondo, nonché Milorad Pelemis, bosniaco, avrebbero seguito fedelmente le direttive dei servizi segreti francesi per commettere i crimini di cui sono poi stati accusati i serbi.

In particolare uno di loro, che aveva anche un doppio passaporto francese, sarebbe responsabile dell'eccidio di 3000 musulmani a Srebrenica, l'enclave bosniaca protetta dall'ONU e caduta nelle mani delle truppe serbe nell'estate del 1995."Sappiamo per certo che quest'uomo è sulla lista dei criminali di guerra ricercati dal tribunale penale internazionale dell'Aja, ma che da anni gira tranquillamente per tutta l'Europa, perché gode della protezione di Parigi", ha dichiarato Matic, affermando che le autorità jugoslave dispongono di prove precise sui crimini compiuti dalla gente in questione. A conferma delle sue parole il ministro dell'Informazione ha fatto vedere ai giornalisti alcune parti di una video cassetta girata segretamente in una stanza d'albergo di Belgrado, in cui l'uomo si vanta di tutte le atrocità commesse non solo in Jugoslavia, ma anche in alcuni paesi africani ". (Ingrid Badurina).

Mi pare un maldestro tentativo di depistaggio operato dal regime di Milosevic: come può un solo criminale (o anche cinque) riuscire a massacrare tremila persone (a Srbenica le vittime furono settemila)? Ricordo che per tale massacro le forze della SFOR arrestarono, per conto del Tribunale dell'Aja, il 2 dicembre 1998, in Bosnia, il generale Radislav Krstic, comandante del 5 Corpo d'Armata serbo-bosniaco (per approfondimenti rimando ai testi 17742-17768-17858-17988-18136 di questa conferenza). In realtà, c'è un criminale che "s'aggira per l'Europa" (assieme al suo compare Giovanni Di Stefano) e non è stato ancora arrestato: è il sedicente "comandante Arkan" Se non ora, quando?