Mercredi décembre 1999
DIBATTITO SULLA PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO DI HELSINKI IUNTEVENTO DI MARCO CAPPATO
Cappato (TDI). - Signor Presidente, naturalmente inter-vengo solo a nome dei radicali italiani. Il Consiglio si appresta ad escludere - lo crediamo in modo vergognoso il Parlamento europeo dalla Conferenza intergovernativa e, soprattutto, si appresta ad assicurare che la Conferenza si occupi solo di tre punti di miglioramento funzionale delle Istituzioni, lasciando quindi del tutto intatto quel castello di carte incomprensibile che sono i trattati dell'Unione stessa. Signori del Consiglio e della Commissione, l'Unione è oggi un'istituzione che non rispetta i parametri minimi della democrazia e dello Stato di diritto e per questo a noi radicali, federalisti europei, fautori degli Stati Uniti d'Europa così come li prospettava Altiero Spinelli, risulta difficile considerare come dei veri progressi le piccole, davvero piccole, riforme che sono in agenda. Certo, noi siamo utopisti e voi siete realisti, tanto realisti che il muro di Berlino è crollato da dieci anni e, dopo dieci anni, non siamo ancora in grado d
i allargarci a est, come non siamo stati in grado di intervenire per impedire i genocidi prima della Bosnia e poi del Kosovo. Questo per-ché la forza dell'Unione europea è sempre più quella di un potere burocratico, di una burocrazia pervasiva che si vuole occupare di tutto, con l'illusione ideologica che il diritto e il processo parlamentare siano un ostacolo che rallenta inutilmente le riforme. Io credo che questo Parlamento non debba accontentarsi di chiedere di essere associato ai lavori della Conferenza, come a quelli dell'elaborazione della Carta per i diritti fondamentali, ma debba pretendere di agire come un vero Parlamento, nonché gli venga restituito, in occasione della Conferenza intergovernativa, il diritto di decidere autonomamente la propria sede di riunione e non essere obbligato a lavorare con il suo Segretariato in tre sedi diverse. Questo potrebbe essere un primo passo concreto per consentire a questo Parlamento di essere un vero Parlamento.