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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Centro Radicale - 17 dicembre 1999
PE/Corte Penale Internazionale/ratifica: risoluzione

PARLAMENTO EUROPEO

15 dicembre 1999

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

presentata a norma dell'articolo 50 del regolamento

sulla ratifica del trattato di Roma che istituisce il Tribunale penale internazionale permanente

Il Parlamento europeo,

A.considerando che nel luglio 1998 è stato approvato a Roma lo statuto del Tribunale penale internazionale permanente, che istituisce per la prima volta un Tribunale con giurisdizione internazionale competente a giudicare indipendentemente i responsabili di crimini di guerra, genocidio e crimini contro l'umanità,

B.considerando che il Tribunale e la sua attività non dipendono da uno specifico mandato politico del Consiglio di sicurezza dell'ONU e che esso sarà presieduto da un Procuratore indipendente,

C.considerando che la giurisdizione del Tribunale, benché operante in modo complementare rispetto alle giurisdizioni nazionali, potrà giudicare i crimini commessi nel corso di conflitti interni e avrà inoltre la facoltà di decidere, nei casi controversi, i rispettivi ambiti di competenza,

D.congratulandosi con i sei Stati che hanno già ratificato lo statuto di Roma del TPI e con quei paesi, fra i quali gli Stati membri dell'UE e i paesi candidati, che stanno attualmente espletando le procedure interne di ratifica,

E.considerando che almeno 60 paesi devono depositare gli strumenti di ratifica presso le Nazioni Unite perché il Tribunale possa iniziare ad operare,

F.considerando che la Conferenza di Roma ha incaricato una commissione preparatoria di finalizzare il regolamento riguardante la procedura, le prove e gli elementi dei crimini entro il giugno 2000,

1.esorta i 14 Stati membri dell'UE e i paesi candidati che non hanno ancora ratificato lo statuto di Roma del TPI a farlo al più presto;

2.invita il Consiglio e la Commissione a stabilire chiaramentel'obiettivo dell'entrata in vigore della giurisdizione del Tribunale entro il 31 dicembre 2000, come priorità della politica estera dell'Unione, compreso il processo negoziale con tutti i paesi candidati;

3.invita quindi sia il Consiglio sia la Commissione ad intervenire con fermezza per persuadere gli Stati che non hanno ancora approvato lo statuto del Tribunale ad accettarne la giurisdizione vincolante e a fare quanto è in loro potere per garantire che la commissione preparatoria completi la sua opera entro la scadenza stabilita del giugno 2000;

4.invita gli Stati membri ad intervenire presso tutte le sedi competenti per accelerare l'esecuzione delle procedure richieste dalla commissione preparatoria;

5.invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri a sostenere, attraverso contributi volontari, i fondi fiduciari istituiti dall'Assemblea generale dell'ONU il cui mandato comprende il finanziamento dei costi della partecipazione all'attività della commissione preparatoria dei paesi meno sviluppati e dei paesi in via di sviluppo non coperti da risoluzioni dell'Assemblea generale dell'ONU, e a sostenere le campagne internazionali per l'effettiva entrata in vigore del TPI;

6.decide che è politicamente importante inviare la propria delegazione parlamentare alla prossima riunione di lavoro della commissione preparatoria, che completerà fra breve a New York gli allegati allo statuto del Tribunale, ed invita i parlamenti degli Stati membri ad inviare osservatori parlamentari alla commissione preparatoria;

7.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri, ai governi e ai parlamenti dei paesi candidati, nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite.

 
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