Ivica Racan nell'intervista al quotidiano austriaco "Die Presse":
SE LA CROAZIA AVESSE INDAGATO SUI CRIMINI, NON SAREMMO ALL'AJA
Perche' chiedete soltanto sui Serbi, non siamo per il ritorno di tutti i profughi
Stati balcanici un'altra volta? No, grazie!
Con il titolo "Siamo per il ritorno di tutti i profughi" e con sottotitolo "Il futuro presidente del governo croato si e' dichiarato a favore della collaborazione tra Zagabria e il Tribunale ONU per i crimini di guerra e la collaborazione regionale nell' UE" il quotidiano austriaco di Vienna "Die Presse", ha pubblicato il 7 gennaio l' intervista con il presidente della SDP Ivica Racan.
"Die Presse": - la tesoreria dello Stato e' vuota. Come pensate di abbassare le tasse e contemporaneamente ristrutturare l''mpresa?
Racan: - L'economia croata non puo' sopportare l'attuale pressione delle spese dello stato. Chi vuole aiutare la crescita dell'economia, deve diminuire una tale pressione e attraverso vari mezzi economici e fiscali stimolare l'apertura di nuovi posti di lavoro. Se continueremo come finora, sara' impossibile fermare il colasso.
"Di Presse": - Vi aspettate aiuti stranieri?
Racan: - Dobbiamo essere noi stessi a tagliare radicalmentele le spese statali e abbandonare il carattere parzialmente di guerra del bilancio. Nel adempimento dei nostri obblighi nel corso dell'anno aspettiamo aiuti da paesi nel cui interesse sta' la stabilita' della Croazia.
"Die Presse": - Incorraggerete i profughi serbi al ritorno?
Racan: - Perche' domandate solo di profughi serbi? Domandate di tutti! Noi siamo per il ritorno di tutti i profughi nelle loro case. Percio' sicuramente continueremo il processo del ritorno dei serbi. Ma ci interessa altrettanto il ritorno dei croati nella Slavonia orientale e Bosnia. Assicuriamo che non vieteremo il rientro e nessuno.
"Die Presse": - Ci sara' una migliore collaborazione con il Tribunale dell'Aja per i crimini di guerra?
Racan: - Noi rispettiamo le responsabilita' che hanno assunto i nostri precedenti. Anzi, ne faremo un passo in piu'. Una parte dei problemi con il Tribunale si e' creata proprio per il fatto che la Croazia non e' uno stato di diritto. Se si fosse indagato su tutti i crimini commessi in Croazia, non sarebbe necessario discuterne all'Aja. Chi nasconde i crimini commessi durante la liberazione della Croazia, butta una macchia di infamia sull'atto della liberazione.
"Die Presse": - Non avete paura che vi sara' rimproverata la violazione degli interessi nazionali?
Racan: - Nessuno in Croazia non e' felice che alcune persone saranno condannate all'Aja. Ma nemmeno io sono felice che noi in Croazia cio' non abbiamo gia' fatto. Molti ritengono che non si deve diffendere nessuno solo per il fatto che sia Croato.