("La Stampa", 18/01/00)"Belgrado. I complici del comandante Arkan nei crimini commessi in svariati conflitti nei Balcani <>: parola di Carla Del Ponte, procuratore del Tribunale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, che ha espresso <> per il fatto che la morte di Zeliko Raznatovic, ucciso sabato in un agguato a Belgrado, abbia impedito il suo giudizio di fronte alla Corte dell'Aja. Del Ponte ha aggiunto che le indagini su persone che hanno sponsorizzato o collaborato con Arkan continuoano: per questo, il capo d'accusa contro di lui è e resterà segreto. Intanto sulla stampa serba si affaccia l'ipotesi che l'ex comandante paramilitare conoscesse il suo assassino. Prima di tirare fuori una pistola mitragliatrice e freddarlo, il sicario si sarebbe avvicinato al suo tavolo per stringergli la mano e fargli gli auguri per il nuovo millennio. (ANSA)"