L'INCREDIBILE TESI DEGLI ESPERTI GRECI E RUSSI
"Vecernji list", quotidiano di Zagabria, 17 gennaio 2000
Secondo alcune fonti di informazione, il re della malavita di Belgrado negli ultimi tempi aveva grossi problemi con la mafia rumena e russa. La perdita degli impianti di pertrolio che appartenevano alla Croazia ha segnato, cosi' sembra, l'inizio della fine dell'impero di Arkan perche' da allora inizarono i suoi problemi finanziari.
La ridimensionata area delle attivita' di Arkan, secondo alcuni esperti della Grecia e Russia, l'aveva costretto a cercare soluzioni nuove. Loro affermano che questa soluzione e' stata trovata nello scenario di un finto assassinio di Arkan. Cio' si argomenta con il fatto che per sparare ad Arkan e alla sua scorta sono state utilizzate armi con proietilli adattati. I proiettili, cosi' dicono gli esperti greci e russi, non provocano ferite profonde bensi' forti perdite di sangue che erano sufficienti per provocare l'impressione che il gravemente ferito Arkan moriva durante il trasporto all'ospedale.
Nello stesso tempo a Belgrado si prepara una sala operatoria che gli dovrebbe completamente cambiare aspetto. Con la protezione del potere, che in Arkan indubbiamente vedeva il suo prediletto, gia' da tanto tempo sono pronti i documenti nuovi, con un nome diverso e cosi' Zeljko Raznatovic scomparira' per sempre dallo scenario politico e dalla malavita di belgrado.