PROCESSO NEVEROVSKIJ: IL CASO RESITUITO PER L'ISTRUTTORIA SUPPLEMENTARE. L'IMPUTATO TORNA IN PRIGIONE.Obninsk - Mosca, il 3 marzo 2000
PROCESSO NEVEROVSKIJ: LI CASO RESTITUITO PER L'ISTRUTTORIA SUPPLEMENTARE. L'IMPUTATO TORNA IN PRIGIONE.
Oggi la Corte della citt ' di Obninsk ha esaminato il caso penale di Dmitrij Neverovskij, iscritto al Partito Radicale e all'ARA, accusato di aver evaso il servizio militare (Art. 328.1 del Codice Penale Russo) per l'obiezione di coscienza in segno di protesta contro la guerra in Cecenia.
Giudice Galina Zinov'eva ha rifiutato di esaminare la sostanza del caso e ha accolto la richiesta del procuratore di restituito per l'istruttoria supplementare per "riformulare" l'atto di accusa. Allo stesso tempo la Zinov'eva ha respinto la richiesta della difesa, presentata dall'avvocato David Slitinskij, dal Segretario dell'ARA Nikolaj Khramov e dalla madre di Neverovskij Tat'jana Kotljar sulla modifica della misura preventiva nei confronti di Neverovskij (impegno scritto a non lasciare il luogo di residenza). Senza alcun motivo Neverovskij rimane in prigione benche' non abbia mai fatto nessun tentativo di nascondersi alle autorita' o di ostacolare l'istruttoria.
Dmitrij Neverovskij e' sotto arresto nella prigione di Kaluga dal 25 novembre 1999, quando la Corte di Obninsk, presieduta dal Giudice Jakov Makarovskij, lo ha condannato a due anni di reclusione in carcere (Art. 328.1 del Codice Penale). L'8 febbraio 2000 il suo verdetto e' stato revocato in cassazione dalla Corte Regionale di Kaluga per violazione di procedura; il caso e' stato restituito per l'istruttoria supplementare alla Corte di Obninsk per essere esaminato da un diverso collegio dei giudici. Il 30 dicembre 1999 Dmitrij Neverovskij si e' rivolto con una lettera aperta ai suoi coetanei - ragazzi russi, chiamati sotto le armi - dalla prigione di Kaluga, chiamandoli a non partecipare ai crimini di guerra del regime, di fare gli obiettori in segno di protesta contro la guerra in Cecenia.
DICHIARAZIONE DI NIKOLAJ KHRAMOV, FATTA SUBITO DOPO LA FINE DELL'UDIENZA:
"Cio' che noi oggi abbiamo visto a Obninsk ci convince definitivamente: qui non si tratta di un errore giudiziario. Ai nostri occhi - anzi, agli occhi del paese e del mondo - si sta commettendo un crimine pensato in anticipo da un gruppo di persone. E' chiamo che ne fanno parte il Commissario Militare di Obninsk Podgurskij, il Procuratore di Obninsk Narusov, il Presidente della Corte di Obninsk Makarovskij, giudici della Corte Regionale di Kaluga, dirigenti della Procura Regionale di Kaluga. Oggi abbiamo visto che anche la sfortunata giudice Zinova e' stata costretta a entrare in questa associazione a delinquere. La collusione criminosa ha lo scopo di violare il diritto costituzionale di Neverovskij all'obiezione di coscienza e alla giustizia.
Lo sceneggiatore e il regista dello spettacolo che solo per sbaglio uno potrebbe chiamare "l'amministrazione della giustizia" ha un unico obiettivo: non avendo nessuna possibilita' di emanare un legittimo verdetto di condanna, rifiutare la giustizia a Dmitrij Neverovskij, commettere illegalita', fare tutto il possibile per tenerlo in prigione per intimidire gli altri eventuali obiettori. In sostanza, vogliono dire ai nostri giovani concittadini a Obninsk, Kaluga e in tutta la Russia: la vostra Costituzione , il vostro Codice Penale e Processuale per noi e' solo un pezzo di carta appeso a un chiodo nel cesso di una caserma; con quelli come voi possiamo fare tutto quello che ci pare e piace; voi dovete solo allinearvi e schierarvi in nome della "grande Russia", la Russia color fango-mimetizzante.
Se loro pensano di aver vinto, sbagliano. Ne sono la prova piu' convincente le firme che ogni giorno si accumulano sotto l'appello "Senza di noi, prego!", il manifesto collettivo dell'obiezione di coscienza per protesta contro la criminale guerra in Cecenia, condotta dal regime di Putin. Gli amici di Dmitrij Neverovskij in tutto il paese - cittadini russi che non hanno ancora perso la fiducia nella legge, nel Diritto, nella giustizia, che non hanno perduto il coraggio civile e sono decisi di continuare la lotta - costringeranno la banda di podgurskij, narusov e makarovskij a capire che sbagliano e sbagliano grosso".
Per ulteriori informazioni:
tel. (095) 208-1805, (902) 675-6379
(08439) 58-666 Tat'jana Kotljar.