> ma come, invece di essere contenti di utilizzare una parte del cervello > che altrimenti resterebbe a riposo
il fatto che mi sto laureando in matematica, disciplina che come forse ricorderai dai tempi della scuola qualche stimolo a varie parti della struttura cerebrale lo produce, non mi fa certo pensare, anche e sopratutto perché sono liberale, che solo chi ha studiato la matematica, la fisica o simili, o magari solo chi ha un QI elevato possa godere dei diritti civili, a cominciare dalla possibilità di seguire i dibattiti elettorali per eleggere, in futuro, il presidente degli Stati Uniti d'Europa...
Anche se certi interventi fanno venire voglia di rivedere questa posizione...
> di quello stesso impero, si noti bene, che - chiavi in mano - i radicali,
> paradigmaticamente vogliono importare una volta per tutte nel bel
> paese.
A me risultava, non essendo addentro alle cose dei "big", che i radicali erano federalisti, apprendo da te che sono per l'imperatore!
Scherzi a parte, se ho ben capito nel suo ultimo discorso Marco (Pannella, non tu, ovviamente), condannava i crimini e le barbarie americane della seconda guerra mondiale (i bombardamenti di Dresda e le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki) e ribadiva la scelta americana come modello politico-istituzionale, malgrado il resto, non come adesione ideologica (che peraltro sarebbe un'attegiamento antiliberale e antiprammatico).
Altrimenti, "chiavi in mano", ci dovremmo prendere pure la pena di morte!
Cerca quindi di non essere più pannelliano di Pannella...
> sarei veramente interessato ad avere qualche altro elemento critico
> sull'inaccettabilita' della scelta del governo
Intanto perché, come tutti i governi europei, ha sottoscritto accordi internazionali per garantire la differenziazione dell'offerta linguistica nel proprio sistema educativo. Quindi secondo la logica radicale o l'Italia rispetta le "leggi" internazionali che si dà o le cambia, ma mai si dovrebbe permettere di violarle.
E poi perché, non lo diciamo noi folli esperantisti radicali, ma una risoluzione dell'ultima Conferenza Generale dell'UNESCO votata anche dall'Italia, "la diversità linguistica oggi è minacciata a causa della globalizazzione della comunicazione e dalla tendenza ad usare una sola lingua che rischia di marginalizzare le altre lingue più importanti del mondo e persino di far sparire le lingue meno diffuse, a cominciare da quelle regionali".
lapo
PS: in futuro, vedi di mangiare un pò meglio...