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Partito Radicale Marina - 21 marzo 2000
BUDAPEST/CONFERENZA DEI PAESI CONFINANTI CON LA RS JUGOSLAVIA

I PRIMI MINISTRI DEI PAESI BALCANI A BUDAPEST

"Nepszabadsag", quotidiano, Budapest, 17 marzo 2000

Oggi inizia a Budapest l'incontro lavorativo di due giorni dei primi ministri dei paesi confinanti con la Jugoslavia. Questo evento rappresenta la ripresa di una serie di conferenze tenutesi a gennaio a Hiszarja (Bulgaria) sul tema del processo di ordinamento dell'Europa sudorientale.

Janos Herman, segretario di stato ha dichiarato che negli ultimi tempi - grazie anche alla collaborazione attiva della diplomazia ungherese - si e' raggiunto un progresso negli accordi di stabilita' nei Balcani. Ha aggiunto che i temi saranno simili a quelli di Hiszarja, ma molto probabilmente all'ordine del giorno si troveranno anche altri temi come la democratizzazione della Serbia, il conflitto in Kossovo e le questioni riguardanti altri centri critici come il Montenegro, la Serbia meridionale e il Sangiaccato. La parte ungherese in ogni caso vorrebbe proporre il ristabilimento della libera navigazione sul Danubio.

RACAN: LA CROAZIA PREOCCUPATA PER LE TENSIONI IN MONTENEGRO

Budapest, 17 marzo (Hina) - la Croazia e' preoccupata per le tensioni in Montenegro provocate dal regime del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e ritiene che i vicini jugoslavi e l'Europa dovrebbero aiutare le autorita' montenegrine, ha detto venerdi' scorso a Budapest il premier croato Ivica Racan. Racan partecipa alla conferenza dei paesi confinanti con la RS Jugoslavia dove si e' parlato della situazione in Serbia, Kossovo e Montenegro. "Siamo preoccupati per il fatto che le forze della grande Serbia e le istituzioni del regime di Milosevic battono con le armi e provocano tensioni in Montenegro", ha dichiarato Racan ai giornalisti dopo la prima parte della Conferenza. Pero', credo che l'accordo di tutti i partecipanti a questa conferenza destimoleranno una tale ambizione del regime di Milosevic mentre le istituzioni democratiche europee devono impegnarsi per un aiuto piu' diretto al governo montenegrino, ha detto Racan. L'incontro dei premier dei paesi confinanti con la RSJ a Budapest e' stato organi

zzato a causa di sempre maggiori tensioni nella regione che aumentano le violenze in Kosovo e sempre piu' forti pressioni di Belgrado sul Montenegro. "Tutti noi che parliamo della situazione in Serbia siamo giustamente preoccupati per una tale situazione perche' il regime di Milosevic era e rimane una costante minaccia per tutti i paesi intorno alla Serbia" ha detto Racan. Ha aggiunto che "l'Europa conta con un ruolo importante della Croazia in questa regione mentre noi per il nostro interesse nazionale accettiamo questo ruolo perche' vogliamo contribuire alla soluzione del problema". Racan ha sottolineato che il nuovo governo croato a differenza di quello vecchio e' consapevole della posizione estremamente delicata ma anche importante della Croazia. "Noi siamo uno stato mediterraneo e centroeuropeo e parzialmente anche uno stato balcanico", ha detto Racan parlando della posizione della Croazia. "L'importanza di una tale posizione geostrategica e' assai importante come anche la responsabilita' della Croazia

nella cooperazione e stabilita' della nostra regione". (...)"Collaborazione regionale si, destino regionale no", ha detto Racan sottolineando che la Croazia non accetta di essere bloccata per il proprio desiderio di una veloce adesione all'UE e NATO.

 
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